CRISI DI GOVERNO APERTA DALLA LEGA: SPETTA AL PARLAMENTO DECIDERE COSA FARE, E SE TORNARE ALLE URNE. POTREBBE ESSERCI UN’ALTRA MAGGIORANZA POSSIBILE O UN GOVERNO TECNICO SOSTENUTO DAI PARLAMENTARI

Roma, 9 ago 2019 – (A fondo pagina video e testo della dichiarazione (preoccupata) del Presidente del Consiglio Prof. CONTE). UNA CRISI DI GOVERNO VERAMENTE IRREVERSIBILE OPPURE ALLA FINE TROVERANNO UN SECONDO ACCORDO DI GOVERNO E CONTINUARE COSI’ LA LEGISLATURA? Non c’e’ dubbio che la Lega, in forte minoranza numerica in Parlamento, rispetto al numero dei Deputati e Senatori del M5S, non puo’ obbligare il partito alleato (M5S) a votare come vorrebbero loro, quando tutti i 5 STELLE si sono presentati alle urne nel 2018 e quindi agli elettori Italiani CONTRO LA TAV. La coerenza con l’impegno preso con gli elettori e’ importante e puo’ essere poi un premio. Probabilmente questa crisi improvvisa (dato che poi la Lega ha ottenuto comunque i voti per fare la TAV e mantenuto il suo impegno con gli elettori, dato che con loro si e’ sempre espressa a favore) vuole essere una pretesa per spaccare tutto e tornare alle urne, sperando di prendere un botto di voti, forte sempre dei sondaggi elettorali. Ma si sa, i sondaggi a volte possono essere un miraggio, un sogno, una aspettativa; gli italiani è gente seria e hanno dimostrato che nei momenti importanti sanno anche scegliere, cambiare o “punire” chi vuole troppo fare. Non e’ la prima volta che questa cosa succede. Vale sempre anche per loro il detto: SIAMO TUTTI UTILI, MA NESSUNO E’ INDISPENSABILE.

Se alla fine salta il Governo saltano anche tutti i provvedimenti in itinere per il personale del Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico. Tutto si fermera’ per riprendere poi con il nuovo Governo o addirittura, come si paventa, con un nuovo Parlamento. I tempi si allungano di molto e non e’ detto che chi arrivera’ la pensi come i suoi predecessori, sul correttivo del riordino dei gradi, rinnovo del contratto di lavoro 2019/21, strade sicure, coda contrattuale 2016/18, nuova legge sui sindacati/associazioni militari, visite mediche periodiche, trasferimenti, ecc..

Questo pensiero di cui sopra non vuole essere a favore o a sfavore di questo Governo, ma credo che gli italiani, i militari, abbiano bisogno di stabilita’ per raggiungere gli obiettivi promessi e concordati. Se ogni anno si cambia governo a rimetterci siamo solo noi amministrati.


DI SEGUITO IL COMUNICATO UFFICIALE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PROF. CONTE.

Puoi ascoltare lo stesso testo in video, cliccando qui >>>

Buonasera a tutti,
alcune dichiarazioni per fornire a tutti cittadini dei doverosi chiarimenti.
Non raccoglieró delle domande per la semplice ragione che ci rivedremo poi, non voglio anticipare più ampie spiegazioni che fornirò in sede parlamentare che è la sede istituzionale.
Dopo il passaggio in Parlamento sarò aperto a rispondere a tutte le domande e avremo poi il tempo e il modo nelle conferenze stampa.
Ieri sera e questo pomeriggio è venuto a parlarmi il Ministro Salvini, il quale mi ha anticipato l’intenzione della Lega di interrompere questa esperienza di Governo e la volontà di andare a votare per capitalizzare il consenso di cui il partito attualmente gode.
Sono stati due lunghi colloqui, durante i quali ci siamo confrontati sulle aspettative della Lega e anche sulla complessa situazione politica, economica, sociale che il Paese sta attraversando.
Al Ministro Salvini ho anche esposto i molteplici progetti di riforma e le varie iniziative di Governo in corso di realizzazione che inevitabilmente andranno interrotte.
La nota ufficiale, diffusa da ultimo dal Ministro Salvini, invoca un ritorno alle urne per restituire al più presto la parola agli elettori.
Ho già chiarito nel corso dei colloqui al Ministro Salvini che farò in modo che questa crisi, da lui innescata, sia la crisi più trasparente della Storia della vita Repubblicana per questo mi riservo di contattare i Presidenti del Senato e della Camera affinché adottino le iniziative di propria competenza per permettere alle Camere stesse di tornare a riunirsi.
Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari, come ho subito sempre chiesto.
I parlamentari sono i rappresentanti della Nazione e quindi di tutti i cittadini.
Avevo promesso che la trasparenza e il cambiamento sarebbero state le cifre caratteristiche, i tratti distintivi di questo Governo e vigilerò affinché questi valori siano rispettati fino all’ultimo giorno.
Come ho già chiarito nel corso della mia informativa resa al Senato sulle inchieste russe personalmente non considero, ho detto in quell’occasione il confronto tra Governo e Parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico ma la vera essenza della nostra forma di Governo e in particolare di una democrazia parlamentare.
Nella stessa occasione ho preannunciato che dal Parlamento ho ricevuto la fiducia che mi ha investito dell’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e in Parlamento sarei tornato ove fossero maturate le condizioni per una cessazione anticipata dal mio incarico.
Leggo nella nota pubblicata dal Ministro Salvini, l’invito ai parlamentari a non perdere tempo adducendo pretesti vari ma a tornare a riunirsi quanto prima.
Non spetta, evidentemente, al Ministro dell’Interno convocare le Camere.
Non spetta al Ministro dell’Interno decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono ben altri attori istituzionali.
Al Ministro dell’Interno spetterà invece, nella veste di senatore e di leader della Lega, spiegare al Paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo inducono a interrompere anticipatamente, bruscamente l’azione del Governo.
Confido che questo passaggio parlamentare contribuirà a fare piena chiarezza sulle scelte sin qui compiute e sulle responsabilità che ne derivano.
In Parlamento e, quindi, a tutti gli italiani dovremo dire la verità e certo non potremo nasconderci dietro dichiarazioni retoriche e slogan mediatici.
Voglio chiarirlo subito, non permetterò più che si alimenti la narrativa di un Governo che non opera, di un Governo dei No.
Questo Governo in realtà ha sempre parlato poco e lavorato molto.
Questo Governo non era in spiaggia, era ogni giorno nelle sedi istituzionali a lavorare dalla mattina alla sera nel rispetto degli Italiani. Questo Governo, da me coordinato, si è adoperato incessantemente per realizzare innumerevoli progetti di riforma a beneficio di tutti gli italiani.
Non accetterò più, quindi, che vengano sminuiti la dedizione, la passione con cui gli altri Ministri, tutti i Viceministri, tutti i Sottosegretari insieme a me, hanno affrontato l’impegno di Governo.
È certo non posso accettare che sia svilito anche il cospicuo lavoro sin qui svolto dai Parlamentari nelle rispettive Commissioni, nelle Aule.
Grazie per l’attenzione e buona serata.

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. CONTE

 

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2 thoughts on “CRISI DI GOVERNO APERTA DALLA LEGA: SPETTA AL PARLAMENTO DECIDERE COSA FARE, E SE TORNARE ALLE URNE. POTREBBE ESSERCI UN’ALTRA MAGGIORANZA POSSIBILE O UN GOVERNO TECNICO SOSTENUTO DAI PARLAMENTARI”

  1. Togliere i contratti al comparto sicurezza per l’ennesima presa per i fondelli se cadesse il governo, così come sempre si ripeterebbero momenti già vissuti con governi precedenti, i cui politici vincitori fanno cavallo di battaglia del contratto in parola nella campagna elettorale per poi subito metterlo nel dimenticatoio e la manfrina si ripete con le cadute di governi che allungano il doppio degli anni previsti dalla contrattazione da 3 a oltre i 6 anni di attesa.
    Dare dignità al personale che veste la divisa come gli ufficiali non più a contratti

  2. Adesso è arrivato il momento di valutare tra chi faceva solo Facebook e chi tra mille difficoltà ha dato qualcosa al personale della difesa

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