Roma, 12 ago 2019 – Non commentiamo (non abbiamo delega in tal senso dai nostri aderenti) la situazione politica e le motivazioni della ventilata crisi di governo ma non possiamo esimerci dall’esprimere due sintetiche considerazioni: la prima riguarda un tema prettamente sindacale, relativa al rinnovo del contratto di lavoro, scaduto nel dicembre dello scorso anno e che – allo stato attuale – verrà posticipato “sine die” (e di questo siamo molto scontenti e non ci faremo scrupolo di dirlo pubblicamente nelle prossime settimane, ancor più se in campagna elettorale verranno fatte le solite promesse da marinaio).
La seconda riguarda le piazze e una campagna elettorale non ancora ufficialmente cominciata ma – in realtà – ormai permanente e spesso irresponsabile: se i toni saranno alimentati da espressioni di odio politico reciproco e non ricondotti nell’alveo di un confronto di idee e programmi, la tensione sarà altissima e a pagarne le peggiori conseguenze, oltre all’immagine internazionale del Paese, saranno le donne e gli uomini delle Forze di polizia, che dovranno fronteggiare situazioni estreme, sicuramente causate da azioni intolleranti
e violente da parte di sostenitori delle opposte fazioni.
I tutori dell’ordine pubblico temiamo saranno stretti tra garantire il diritto costituzionale di manifestare il proprio dissenso e difendere il diritto, altrettanto garantito, di fare campagna elettorale in pubblico.
Poiché non possiamo far altro che appellarci al senso di responsabilità(?!) di tutti, visti i precedenti guardiamo con preoccupazione ai prossimi giorni, dicendo “Mala tempora currunt…”.
La segreteria nazionale de Lo Scudo