Roma, 16 set 2019 – SONO QUASI I PEGGIO PAGATI IN AMBITO STATALE E DA OLTRE 30 ANNI NON VENGONO EFFETTUATE PIU’ LE ASSUNZIONI PER IL RICAMBIO GENERAZIONALE. Ma evitiamo di fare la guerra stipendiale tra civili e militari. Parliamo di circa 20.000 Dipendenti civili della Difesa che a vario titolo di qualifica lavorano a contatto con i militari. Generalmente sono ubicati negli ex enti territoriali, Cerimant, Parchi, alti Comandi, uffici del Ministero, e Poli vari. Essendo ormai quasi tutti sulla soglia della pensione, i piu’ giovani rasentano gia’ i 50 anni e lo Stato non ha mai pensato di sostituirli con nuove assunzioni. I loro posti gia’ vengono rimpiazzati dai Graduati. E’ la cosa piu’ facile e immediata da fare e per non perdere quella professionalita’ che solo se tramandata puo’ essere efficace e qualificante.
Le proteste:
I Sindacati di categoria Cgil Cisl Uil protestano per i mancati pagamenti con la busta paga di settembre di alcune indennita’: non saranno pagate le somme loro dovute per le prestazioni lavorative rese dall’inizio di quest’anno e, in parte, addirittura quelle residue del 2018, oltre al mancato pagamento del saldo della performance organizzativa e delle progressioni economiche dello scorso anno”. È quanto affermano in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.
La lamentala, giustamente, verte anche sul fatto che le indennita’ di amministrazione della Difesa, sono le piu’ basse di tutta la Pubblica Amministrazione. Anche per loro e’ scaduto il contratto di lavoro triennale al 31.12.2018.
Per Pp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa si tratta di “un trattamento incomprensibile ed immeritato, quello rivolto ai lavoratori civili dal Ministero, che diviene addirittura oltraggioso se solo si considera l’enorme divario economico attualmente esistente tra le retribuzioni del personale civile e quello militare a parità di funzioni, e non solo. Basti infatti pensare alla stabilizzazione del bonus di 80 euro (detto sicurezza), alla detassazione della produttività (detassazione irpef), ai riordini delle carriere (anno 2017) e molto altro ancora, opportunità che invece vengono costantemente negate al personale civile della difesa.
Ecco, sulla questione di uguaglianza stipendiale a parita’ di funzioni tra militare e civile, va detto che il militare ha ben piu’ obblighi del dipendente civile. Entrambi lavorano 36 ore settimanali, ma il militare ha obblighi in piu’: effettua tutti i servizi di caserma previsti, che anche se compensati con il recupero compensativo limitano la libera’ di movimento nel giorno della prestazione e c’e’ sempre una certa responsabilita’ nello svolgimento del servizio stesso; il militare anche contro voglia viene inviato in missione lontano da casa, che anche se pagato ha un prezzo sulla qualita’ della vita, dell’assenza dalla famiglia, dalla sospensione dei suoi interessi e spesso ci si espone a maggiori rischi; e’ sottoposto ad un rigido regolamento di disciplina, che non trova eguali nel mondo civile; e’ sottoposto al codice penale militare; subisce diversi trasferimenti, che anche se incentivato economicamente, crea disagi sia a lui, la moglie, i figli, la casa; e’ sottoposto a verifica annuale sulla salute ed efficienza fisica, le quali si possono ripercuotere sul servizio e sull’avanzamento; viene valutato annualmente con le classiche note caratteristiche, che se non buone, gli precludono l’avanzamento o l’impiego in incarichi superiori; spesso deve dire signor si e stare zitto; puo’ svolgere diversi incarichi generici senza alcun problema di sorta rispetto alle proprie mansioni. Lavora indossando la divisa, ed e’ militare anche fuori da servizio. E per via di queste peculiarita’ garantisce maggiore disponibilita’ oltre al normale servizio delle 36 ore settimanali. Paragonare un militare ad un dipendente civile, vale la stessa pretesa che graduati e marescialli pretendono lo stesso stipendio degli ufficiali. Un cane che si morde la coda, ma che per forza di cose dovra’ esistere una certa differenza economica e non solo.
Con questo va anche detto che bisogna migliorare il trattamento economico di tutti, a partire dal dipendente civile fino al militare non dirigente. Si perche’ solo i dirigenti ufficiali sono ben pagati, al di la di ogni aspettativa.
il sindacato dice questo e l’opposto di quello…alla fine perde di mira una verita’ sostanziale…e’ vergognoso il divario stipendiale tra militare e civile e io mi vergogno di aver precluso il mio futuro lavorativo ed economico scegliendo a suo tempo di lavorare nel ministero della difesa(AM) da civile. tanti validi miei colleghi li avrei visti benissimo in ambito industriale in posti di rilievo…ma niente fermi in un contesto lavorativo per 40 anni e sentirsi ogni giorno derubati e sconsiderati sotto ogni punto di vista.
Vorrei sapere perché negli altri paesi. Nato vi é una percentuale di civili, nei rispettivi ministeri della difesa, be superiore alla nostra?