Roma, 17 set 2019 – E’ STATO SEMPRE CONSIDERATO UN CORPO ESTRANEO ENTRATO NEL PD. HA INIZIATO FACENDO PULIZIA DEI VECCHI POLITICI, HA GOVERNATO, E’ DIVENTATO SEGRETARIO, MA ALLA FINE E’ RIMASTO QUASI SOLO E SI E’ DOVUTO ESPELLERE DAL PD PER CREARSI UN NUOVO PARTITO. Ha pagato di piu’ per la sua antipatia riconosciuta dai piu’ che per il lavoro svolto dal 2013 al 2018. Un nuovo partito che guarda al centro ma anche a sinistra, opposto decisamente alla Lega. Sara’ in competizione con il Pd, ma non in contrapposizione, dice RENZI. Uscendo ha confermato il suo sostegno forte al Governo Conte bis dichiarando che dureranno tre anni, e l’appuntamento sara’ per il 2023 per le elezioni Politiche Italiane e per il 2024 per le elezioni Politiche Europee. Giusti 3 anni per organizzare il nuovo partito e presentarsi ai prossimi appuntamenti elettorali piu’ forte, piu’ organizzato e diffuso sul territorio. Il tempo gioca anche dalla sua parte, e questa sua nuova posizione lo fa rientrare parte importante del Governo e decisiva anche per le prossime 400 e passa nomine pubbliche che ci saranno a breve, compreso il nuovo PDR nel 2022.
Alti e bassi della politica che si spera non intralcino i provvedimenti del personale militare, forze di polizia e vigili del fuoco. Si parte a breve con la legge finanziaria 2020 e se li dentro non vengono messe le coperture economiche per il rinnovo del contratto di lavoro 2019/21, il riordino dei gradi, un FESI piu’ pesante e altri provvedimenti economici, rimaniamo tutti noi a bocca asciutta per un altro lungo periodo. Vedremo quindi cosa succedera’, invitando tutti gli attori sindacali a dare il massimo affinche’ le aspettative del personale non vengano ulteriormente deluse.
Questo il suo messaggio pubblicato su facebook:
Matteo Renzi. Ho deciso di lasciare il Pd e di costruire insieme ad altri una Casa nuova per fare politica in modo diverso. Dopo sette anni di fuoco amico penso si debba prendere atto che i nostri valori, le nostre idee, i nostri sogni non possono essere tutti i giorni oggetto di litigi interni. La vittoria che abbiamo ottenuto in Parlamento contro il populismo e Salvini è stata importante per salvare l’Italia, ma non basta. Adesso si tratta di costruire una Casa giovane, innovativa, femminista, dove si lancino idee e proposte per l’Italia e per la nostra Europa. C’è uno spazio enorme per una politica diversa. Per una politica viva, fatta di passioni e di partecipazione. Questo spazio attende solo il nostro impegno.
Lascio le polemiche e le dietrologie a chi sta nei palazzi. Io sorrido a tutti e auguro buon ritorno a chi adesso rientrerà nel Pd. E in bocca al lupo a chi vi resterà.
Per me c’è una strada nuova da percorrere. Lo faremo zaino in spalla, passo dopo passo.
La politica richiede proposte e coraggio, non solo giochi di corrente. Noi ci siamo. Offriamo il nostro entusiasmo a chi ci darà una mano. Offriamo il nostro rispetto a chi ci criticherà. Ma offriremo soprattutto idee e sogni per l’Italia di domani.
Ci vediamo alla Leopolda.