IL PREMIER CONTE METTE D’ACCORDO ANCHE I SINDACATI UNITI, CON LA PROMESSA DI 5 MILIARDI DI EURO PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI, RIDUZIONE CUNEO FISCALE E NUOVE ASSUNZIONI

Roma, 19 set 2019 – SINDACATI “RINGHIOSI” NEL CONTE-1 (M5S + LEGA) E OGGI SORRIDENTI AL CONTE-2 BIS (M5S + PD, LEU E ITALIA VIVA). COSA SARA’ MAI CAMBIATO? Ricordo il “ringhiare” dei sindacati nei precedenti interventi sulle questioni governative che riguardavano i lavoratori. Oggi, con grande sorpresa, i Sindacati hanno adottato tutti parole compiacenti e pieni di speranza. Facendo un passo indietro e’ bene ricordare ai sindacati che il Parlamento lavora gia’ da un anno e mezzo e per i lavoratori e statali non ha prodotto ancora NULLA. Non vorrei che questa “compiacenza” sindacale nazionale sia dovuta soltanto all’uscita dalla maggioranza di un partito sgradito e l’ingresso nel nuovo governo di altri partiti politici piu’ graditi, di comodo. Ma non vorrei pensare male e me ne scuso con i lettori. Va bene dare fiducia, attendere, ma se accettiamo supinamente solo le promesse e non i fatti, si portera’ a casa, come al solito, un pugno di mosche. La nota del Presidente CONTE, relativa all’incontro con i sindacati CGIL CISL E UIL vedi qui >>>

Certo, le promesse sono abbastanza ghiotte per rinunciarci. Vedremo nei fatti e nel prossimo futuro se queste promesse si tradurranno in vantaggi per i lavoratori e per i dipendenti statali in generale. I Militari e Poliziotti ci sono abituati: tante promesse e poi le solite briciole finali?

Vediamo in sintesi di cosa si tratta.

RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO 2019/21 – SCADUTO NEL 2018

Il Ministro della Funzione Pubblica Fabiana DADONE ha promesso (solo promesso) di trovare 5 miliardi di euro per la Pubblica Amministrazione, necessari anche per rinnovare tutti i contratti dei pubblici dipendenti, comparto difesa e sicurezza compresi. Sono tanti, vedremo ai fatti. Si tratta di un piano articolato su tre anni, a partire dal 2020, con uno stanziamento iniziale di circa 5 miliardi di euro. Governo al lavoro per ridurre il cuneo fiscale, vale a dire per alleggerire quegli oneri tributari e contributivi che appesantiscono la busta paga allargando il divario tra salario lordo e netto. Una misura che vuole avere un impatto politico e caratterizzare l’azione dell’esecutivo, ma che naturalmente dovrà essere inquadrata nell’insieme degli impegni finanziari, che comprendono in primo luogo l’annullamento dei previsti aumenti Iva. Approfondisci qui >>>

RIDUZIONE IRPEF

Sgravi in busta paga per i redditi fino a 36 mila euro annui lordi. Qui aggiungo che si parla del riduzione del cuneo fiscale da circa 20 anni: fino ad oggi la riduzione e’ sempre andata a beneficio delle aziende e del costo del lavoro. Come dipendenti non vediamo una riduzione da circ 20 anni. sara’ la volta buona? Approfondisci qui l’intervista al Ministro della Funzione Pubblica >>>

CONFERMATI QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA
Giusto per neutralizzare la Lega di Salvini, la quota 100 non si tocca ancora. E’ questo l’intendimento del Governo. E’ vero che si tratta di lavoratori che hanno almeno 62 anni di eta’, ma come contributi ne hanno meno degli altri. Di contro si vieta’ ancora la pensione a chi ha lavorato anche di piu’ di 40 anni ma non arriva con l’eta’ a quota cento.

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One thought on “IL PREMIER CONTE METTE D’ACCORDO ANCHE I SINDACATI UNITI, CON LA PROMESSA DI 5 MILIARDI DI EURO PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI, RIDUZIONE CUNEO FISCALE E NUOVE ASSUNZIONI”

  1. Mi fanno ridere quando dicono sino a 36 mila euro lordi e dopo i 36 mila e un centesimo non gli spetta nulla, ma per favore, parlavo della flat tax non progressiva e questi sgravi che si fermato appunto al 36 che sono , fatemi capire

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