Richiesta di Attenzione, di Continuità e di Atti Concreti in favore del personale del Comparto Difesa e Sicurezza Nazionale esposto a particolari fattori di rischio ambientale durante il servizio.

Roma, 1 ott 2019 – Iniziativa del Sen. Corbetta Gianmarco (M5S)- Estensione alle vittime del dovere dei benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo; PDL AC 1445/2018 della On. Serracchiani Debora (PD) Disposizioni in favore del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che è stato o è esposto all’amianto”- ; – Linee programmatiche predisposte dal Presidente del Consiglio incaricato, sulla base degli indirizzi condivisi dal MoVimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e da Liberi e Uguali, per il prosieguo della XVIII legislatura: Punto 26) Occorre offrire maggiore tutela e valorizzare il personale della difesa, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco (comparto sicurezza e soccorso pubblico).

ALLA CORTESE ATTENZIONE:

del Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte,

sede -pec presidente@pec.governo.it

del Sig. Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini,

sede -pec: udc@postacert.difesa.it

della Sig.ra Ministro dell’Interno, Dott.ssa Luciana Lamorgese

sede pei: caposegreteria.ministro@interno.it

della Sig.ra Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sen. Nunzia Catalfo

sede -pec: segreteriaministro@pec.lavoro.gov.it

del Sig. Ministro della Economia e delle Finanze, Dott. Roberto Gualtieri,

sede -pec: ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it

Pregiatissimi

Nel corso dell’evolvere della crisi del precedente Governo abbiamo chiesto che venisse garantita continuità al processo in atto di riconoscimento dei diritti del personale del Comparto Difesa e Sicurezza Nazionale Vittima di esposizioni a particolari fattori di rischio ambientale durante il servizio ( amianto, radon, uranio, ecc.) e di equiparazione delle Vittime del Dovere alle Vittime del Terrorismo.

Abbiamo chiesto e ancora oggi chiediamo Attenzione, Continuità e Atti Concreti.

Lo chiediamo in forza della incontrovertibile verità che è’ stato accertato che nelle navi, nei sommergibili, negli aeromobili, negli arsenali, nelle installazioni, nei teatri operativi, nei poligoni e nei mezzi, il personale militare e civile alle dipendenze dello Stato ha prestato e ancora presta il proprio servizio in macro e microclimi particolari ed estremi, spazi angusti e con scarso ricambio di aria ecc. e che, in tali particolari condizioni ambientali e operative è potenzialmente costantemente esposto a una moltitudine di fattori e sostanze nocive, chimiche, cancerogene, genotossiche e mutagene, agenti biologici di ogni genere e tipo.

La procura di Padova, nel corso delle indagini per i processi ai Vertici militari, ha accertato che i militari muoiono e si ammalano a grappoli a causa del radon e dell’amianto respirato e ingerito nei mezzi e nelle installazioni dello Stato nel corso del servizio incondizionato reso.

Una recente sentenza pilota emessa dalla Corte dei conti della Sardegna, confermata dalla Corte di Appello in Roma, ha riconosciuto che TUTTI i componenti dell’equipaggio di una nave militare, dal Comandante al Marinaio, sono stati esposti a medesimo qualificato rischio amianto, ben oltre le 100 fibre/litro e molto oltre il 1995, demolendo di fatto le negazioni dell’INAIL.

E’ stato inoltre inequivocabilmente accertato che il personale che ha operato nei teatri operativi della Bosnia Erzegovina, in Kosovo, in Serbia, ecc. è stato esposto a Uranio impoverito o alle nano particelle di metalli pesanti e polveri sottili presenti in tali teatri di guerra e nei poligoni di tiro. Sono state inoltre accertate nel personale reazioni avverse e complicazioni a causa della profilassi vaccinale.
 
In estrema sintesi i leali servitori dello Stato esposti a particolari fattori di rischio ambientale durante il servizio hanno subito e ancora subiscono gravi e irreparabili danni alla salute, sino alla perdita della vita.

ALLA LUCE DELLE DETTE INEQUIVOCABILI EVIDENZE

nell’ottica di offrire maggiore tutela e valorizzare il personale della difesa, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco (comparto sicurezza e soccorso pubblico)

CHIEDIAMO che il DDL/Dlgs di iniziativa del precedente Ministro della Difesa, dott.ssa Elisabetta Trenta, redatto dal “Tavolo Tecnico” del medesimo dicastero, venga fatto proprio dal sig. Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini e dal Governo, presentato al CAD e alle Associazioni delle Vittime e approvato con una adeguata copertura finaziaria;

CHIEDIAMO che i Progetti e i Disegni di Legge A.C. 1445/2018 di iniziativa dell’On. Debora Serracchiani (PD) e AS 876/2018 di iniziativa del Sen. Gianmarco Corbetta (M5S) vengano condivisi e fatti propri dal Governo, incardinati e posti in discussione nelle rispettive Commissioni, I^Affari Costituzionali del Senato e XI^ Lavoro della Camera, per la rapida discussione nelle Aule in cui sono radicati e la conseguente conversione in tempi brevi in Leggi dello Stato con una adeguata copertura finaziaria .

COGLIAMO l’occasione per ribadire che in merito alla complessità della delicata quanto tragica questione, la posizione del CAD è sintetizzabile come segue:

  • No al passaggio all’INAIL della competenza della valutazione del nesso di causalità dei danni alla salute subìti dal personale del comparto difesa e sicurezza nazionale;
  • alla Completa Equiparazione e pari dignità tra Vittime del Dovere e Vittime del Terrorismo- basta vittime di serie B-;
  • al Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, con nuovi ed efficienti strumenti legislativi atti a snellire l’iter burocratico-procedurale relativamente alle pratiche di riconoscimento del nesso di causalità e dello status di “Vittime del Dovere”;
  • al Riconoscimento dei Benefici Previdenziali per gli esposti ad amianto;
  • alla drastica riduzione del contenzioso;
  • a una Sanità Militare, Moderna, Efficace ed Efficiente;
  • Si alla Sorveglianza Epidemiologica, a cura dell’Osservatorio Epidemiologico della Difesa;
  • alla Sorveglianza Sanitaria;
  • alla Prevenzione Primaria;
  • alla modifica dell’art.6 del D.Lgs. 201/2011 discriminante e anticostituzionale nei confronti dei Dipendenti Civili del Comparto Difesa, vittime dell’Amianto.

Sono questi gli Atti concreti, è questa la Continuità che chiediamo.

Dichiarandoci sin d’ora disponibili ad essere auditi e con la consapevolezza che nessun provvedimento legislativo potrà mai restituire la salute e le vite perse, la presente richiesta di attenzione, di continuità e di atti concreti è formulata con l’unico fine di ristabilire la fiducia nello Stato da parte dei Suoi leali servitori, senza escludere nessuno e senza l’erosione delle legittime e doverose provvidenze già riconosciute al predetto personale e ai loro familiari.

Per il Coordinamento Amianto e altri rischi pro Comparto Difesa e Sicurezza e Nazionale

f.to il referente

Salvatore Garau, presidente AFeVA Sardegna

A.F.eV.A. Sardegna ODV
Associazione Familiari e Vittime Amianto Sardegna
Organizzazione di Volontariato

– Iscritta al n. 2157 del R.G.V della R.A.S., Codice Fiscale 92130010900-
– Iscritta nell’Elenco del Volontariato per la Tutela della Salute del Ministero della Salute-

c/o Garau Salvatore
Via Azuni, 39
07041 Alghero (SS)
cell. 347 5234072

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