Roma, 3 ott 2019 – COMUNICATO STAMPA. UN RIORDINO SENZA DISCUSSIONE E PRECONFEZIONATO. PRENDERE O LASCIARE? I delegati delle Categorie Sergenti, Brigadieri, Graduati, Appuntati e Carabinieri del Consiglio Centrale della Rappresentanza dei Militari apprendono dal sito della Camera dei Deputati e non dallo Stato Maggiore Difesa – come procedura imporrebbe – che i decreti correttivi al riordino delle carriere sono stati inoltrati per la trattazione in ambito parlamentare.
Venire a conoscenza che quanto richiesto dal CO.CE.R., rappresentato con documenti ufficiali, è stato del tutto ignorato dai tecnici dello Stato Maggiore Difesa, ovvero artatamente modificato, crea profondo disagio e senso di frustrazione tra il personale rappresentato.
Più volte lo Stato Maggiore Difesa, in questi mesi, benché abbia annunciato incontri e tavoli tecnici sui correttivi, in realtà ha evitato il necessario confronto democratico con questo Organismo svilendo, di fatto, il ruolo della Rappresentanza Militare e contestualmente si è giustificato con il classico luogo comune delle mancanze delle risorse allocate dalla politica. Il Ministro della Difesa e il Governo prendano atto che il provvedimento depositato umilia le aspettative professionali del personale da noi rappresentato.
La dignità dei militari non può essere barattata con un “bonus una tantum”. Chiediamo pertanto, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, un immediato incontro al fine di evidenziare le criticità e le omissioni in merito al provvedimento in parola e di conoscere l’entità delle risorse economiche di cui si è impegnato, in assenza delle quali non si porrà rimedio allo scempio professionale che i militari subiranno qualora il provvedimento fosse approvato dal parlamento senza le opportune proposte della rappresentanza militare.
Roma, 3 ottobre 2019
Cosi’ i delegati del COCER:
Esercito Italiano
GALANTUOMO – BILELLO – SCIFO – MANGIULLI – GENTILE – DELCURATOLO – MORETTI – DUCA –
Marina Militare
MARAGLINO – ALO’ – BELVISO – CARLUCCI
Aeronautica Militare
BRASILE – RADOGNA – REDAVID – DI PIETRA
Arma dei Carabinieri
TARALLO – CALABRO’ – SCHIRALLI – SATTA – MINNUTO – RAGO – CARDILLI
Inutile aggiungere altro a quanto i vari rappresentanti, differenziati per F.A., o per Corpo di appartenenza hanno univocamente espresso in libertà e democrazia. Cambiano i volti, cambiano i cognomi delle persone (elette sempre dal popolo ricordiamocelo), messi a guida di quello o di questo Dicastero, ma le realtà sono sempre le stesse. Bisogna ascoltare le richieste di chi le fa, imparare a farlo, dalla base, non dai gradi apicali di vertice, chi manda avanti la baracca non è il Generale, ma il graduato e il Sottufficiale, chi conosce i problemi sul serio HA il diritto di essere ascoltato. Non messo di fronte a fogli di inutili ritocchi e ritocchini. La gente è stanca, vecchia, demotivata. Solo il cieco non se ne accorge.
Signor Ministro della Difesa, quello attuale, dobbiamo aspettare qualche settimana prima di leggere qualche sua dichiarazione? Signor Presidente del Consiglio, trovi il tempo di occuparsi anche di chi garantisce la SUA di sicurezza.
E soprattutto li ascolti, ma non il Generale, bensi quello che trova all’ingresso di qualunque base, quello con i gradi rossi, cominci da li prima…………………………….
Perchè militari e poliziotti, sono sempre pronti anche quando vengono trattati a pugni in faccia e meritano rispetto.