CONTROLLO DELLE FRONTIERE / CLANDESTINI / ILGIORNALE.IT: Giallo sulla Guardia costiera usata come taxi

Roma, 6 ott 2019 – Sempre per Il Giornale: monta il caso del trafficante-mediatore col Pd. CONTINUANO LE POLEMICHE SUI SALVATAGGI IN MARE DEI CLANDESTINI E GLI  ACCESSI IN ITALIA. Un problema molto sentito dagli italiani e sul quale il Governo si puo’ giocare in bene o in male  le prossime elezioni politiche. del 2023. Segue articolo de IlGiornale.It: L’annuncio è stato dato ieri dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Nella notte tra mercoledì 2 ottobre e giovedì 3 la Guardia costiera italiana ha recuperato un barcone di immigrati. È vero che l’operazione è avvenuta in acque sar maltesi? Il ministro delle Infrastrutture ne era a conoscenza? Chi ha autorizzato l’intervento? Siamo di fronte al ritorno delle operazioni della Guardia Costiera al di fuori delle acque territoriali italiane?». A quanto pare si tratta di un giallo, visto che le certezze dell’ex vicepremier vengono smontate proprio dal comando delle Capitanerie.

«Si precisa – si legge in una nota – che la notte tra il 2 ed il 3 ottobre, la Guardia Di Finanza, con il supporto della Guardia Costiera, ha intercettato a 10 miglia dall’isola di Lampedusa, in acque territoriali italiane, un barcone con migranti a bordo che navigava autonomamente, già avvistato durante la giornata in acque Sar maltesi da assetti aerei della stessa Malta». E si prosegue: «Tale attività di law enforcement si è conclusa con l’arrivo dei migranti nel porto di Lampedusa, per i successivi atti di competenza delle Forze di Polizia presenti a terra».

Intanto, monta il caso del trafficante di esseri umani che nel 2017, all’epoca del governo Gentiloni, partecipò al tavolo dei negoziati tra Italia e Libia per il blocco delle partenze. È Avvenire a tirare fuori l’inchiesta sul famigerato Bija. Come è possibile che un delinquente di tale portata sedesse assieme a delegati ministeriali del nostro Paese? Che c’è dietro? Quali sono i segreti oscuri del Pd?

D’altronde, che anche l’attuale governo abbia qualcosa da nascondere pare ormai evidente. Da un paio di mesi, infatti, all’insaputa di tutti, una motovedetta della Guardia Costiera opera in Grecia in ambito Frontex. Lo si è scoperto perché il comandante dell’imbarcazione, Roberto Mangione, ha pubblicato sul suo profilo Facebook le foto dell’operazione a cui l’assetto navale sta partecipando. Perché, è da chiedersi, finora l’esecutivo ha tenuto nascosto il coinvolgimento nell’attività di recupero migranti in Grecia? Dall’ufficio Pubblica informazione della Guardia costiera fanno sapere che la cosa «rientra nelle normali attività di Frontex» e che quel Paese ha richiesto unità navali anche estere «vista l’emergenza che ha con i migranti». Ma perché mandare una nostra motovedetta in Grecia quando l’Italia ha un’emergenza forse maggiore quanto a sbarchi? E perché solo ieri, dopo aver parlato coi giornalisti, si è deciso di caricare la notizia dell’impiego dell’imbarcazione comandata da Mangione quando la stessa è già da molto tempo presente nelle acque di un altro Paese? Segue >>>

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