F.E.S.I. 2019 / IL CO.CE.R. COMPARTO DIFESA CHIEDE UNA MAGGIORAZIONE PER I MILITARI CHE LAVORANO IN ENTI INSISTENTI IN CITTA’ METROPOLITANE. Una richiesta scomposta che ricorda quella fatta da SMD nel 2018 per i soli Maggiori e Tenenti Colonnelli.

Roma, 15 ott 2019 – NE AVEVAMO PARLATO L’ALTRO GIORNO, MA E’ GIUSTO RIPARLARNE E SPIEGARE PERCHE’ QUESTA RICHIESTA LA TROVIAMO SINGOLARE E NON IN REGOLA CON LA PRODUTTIVITA’ PREVISTA DAL FESI, CHE IN FORMA ESTESA SIGNIFICA: FONDO PER L’EFFICIENZA DEI SERVIZI ISTITUZIONALI. Le citta’ metropolitane riconosciute ad oggi sono le seguenti: Bari; Bologna; Cagliari; Catania; Firenze; Genova; Messina; Milano; Napoli; Palermo; Reggio Calabria; Roma; Torino; Venezia.

PERCHE’ E’ UNA RICHIESTA SINGOLARE E SBAGLIATA?
Perche’ se si parla di produttivita’ ed efficienza dei servizi istituzionali, il FESI va a riconoscere la meritocrazia del personale militare. Infatti il compenso e’ variabile e va calcolato a seconda dei seguenti parametri: il numero delle giornate lavorative svolte; le note caratteristiche; le punizioni subite e dall’anno 2018 va preso in considerazione anche  l’incarico svolto. Come si puo’ inserire il disagio per raggiungere la sede di lavoro in una sede metropolitana e farlo passare come una incentivazione di produttivita’?

I MEZZI E IL COSTO PER E DA IL LUOGO DI LAVORO E’ PER TUTTI A CARICO DEL LAVORATORE
Ogni militare e ogni lavoratore ha degli obblighi: e’ a suo carico il mezzo scelto e il costo per raggiungere in orario il posto di lavoro al mattino e per il rientro a casa alla sera. Anche chi non lavora in citta’ metropolitane, al mattino trova le citta’ congestionate e non e’ raro raggiungere le caserme con oltre un’ora di viaggio.

PERCHE’ QUESTA RICHIESTA SINGOLARE?
L’unica traccia la troviamo in una precedente proposta di SMD (vedi qui >>>) per concedere un particolare contributo ai maggiori e tenenti colonnelli che lavoravano a Roma, ma abitavano in provincia. Proposta poi sembra “insabbiata” per il cambio di Governo del 2018 (nuovo Ministro Difesa) e l’assurdita’ rispetto ad altri lavoratori: i capitani? i Colonnelli? i marescialli? i Graduati? e i Sergenti? i generali? NULLA??? Ecco che la proposta ora “camuffata” ritorna dalla finestra ma andrebbe a beneficio di tutti coloro che lavorano in tutte le citta’ metropolitane. Ma come gia’ detto questa proposta non trova fondamento nel premio di produttivita’ ed efficienza che basa il suo fondamento in criteri opposti, e cioe’ la meritocrazia. Raggiungere il posto di lavoro non e’ meritocrazia, ma un obbligo. E poi diciamola tutta senza peli sulla lingua e senza altri fini: il 90 per cento del personale delle forze armate proviene dal centro sud; questo significa che se lavora a Roma, Palermo o Napoli, molto probabilmente trova comodo stare li piu’ che a Verona, a Bolzano o Aosta.

NON FACCIAMOCI RIDERE DIETRO.
Tutto cio’ che ci riguarda va sul web, sui giornali e siamo sotto osservazione di tutti: in primis dei cittadini e delle aziende che con le loro tasse (e anche le nostre) ci pagano gli stipendi. Poi ci sono i nostri colleghi dipendenti civili della Difesa, peggio pagati e peggio tratti di noi. Poi ci sono gli altri statali, poi ci sono i lavoratori privati. In sostanza siamo sempre sotto osservazione e rimane difficile spiegare il perche’ di certi privilegi strani.

OSARE DI PIU’ E CHIEDERE NORME PER TUTTI I MILITARI NO?
Sarebbe piu’ utile Un bonus casa per tutti. Un bonus viaggio per tutti. Il militare per sua natura viaggia, si sposta e nel corso della sua carriera, cambia citta’. Difficilmente lavora nel paesello di nascita, con tutte le comodita’ di amici, familiari e territorio. Ecco queste due proposte forse sarebbero piu’ utili a tutti e non a pochi militari.

Vedi intera delibera del Co.Ce.R. Comparto Difesa del 10/10/2019 >>>

 

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