Roma, 10 dic 2019 – NUOVO INCONTRO IERI TRA IL PRESIDENTE CONTE E I MAGGIORI SINDACATI DEL PUBBLICO IMPIEGO. Messi sul tavolo ulteriori 200 milioni di euro (meta’ da impiegare nel 2020 e l’alta meta’ da impiegare nel 2021), che si vanno ad aggiungere agli altri soldi gia’ stanziati in precedenza: 3,4 miliardi circa. Questa e’ una delle nuove promesse economiche fatte dal Governo. Si tratta poi di trovare un accordo sindacale tra le parti al fine di distribuire al meglio i soldi per arrivare ai rinnovi dei contratti, compresi quelli dei militari, poliziotti e vigili del fuoco.
Non c’e’ entusiasmo PERO’ tra i Sindacati presenti al tavolo. I soldi complessivi per i rinnovi non sono del tutto sufficienti a dare un giusto recupero del costo della vita. Secondo indiscrezioni, la trattativa partirta’ dal mese di aprile 2020.
Come per tutti i rinnovi, le cifre saranno percepite a regime del terzo anno. Quindi sicuramente per il 2019 non verra’ concesso altro, tranne la gia’ percepita vacanza contrattuale, di circa 10- 15 euro lordi mensili, erogata da gennaio 2019 e per tredici mensilita’.
Per il 2020 arrivera’ una parte dell’aumento complessivo. Forse entro l’estate si riuscira’ a vedere qualcosa in busta paga. Il resto, a regime, dal gennaio 2021.
Queste in sostanza sono le prossime scadenze. Per i Militari, poliziotti e Vigili del Fuoco, avendo un contratto diverso dai dipendenti civili del Pubblico impiego, forse si puo’ sperare, come sempre, di spuntare qualche decina di euro in piu’ dai normali contratti, come anzi detto. La speranza e’ quella di superare le cifre concesse con il precedente contratto scaduto il 31.12.2018. Cifre che oscillavano dai 60 ai 110 euro lordi mensili a regime. Cifre comunque che se prese singolarmente fanno ridere, circa 40 – 70 euro netti al mese.
Per aver un misero contratto non ci vogliono tre anni bensì sei