Roma, 12 dic 2019 – UNA CODA CONTRATTUALE CHE AVREBBE DOVUTO RIVEDERE QUALCOSA A FAVORE DEL PERSONALE MILITARE, CARABINIERI E POLIZIOTTI. Prevista con l’ormai scaduto contratto triennio 2016/18. E invece niente. Pero’ c’e’ chi ce l’ha fatta a discutere e farsi approvare la cosi’ detta coda contrattuale: infatti il 27 novembre 2019 è stata firmata dall’Aran e dalle organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative l’Ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo alla sequenza contrattuale ad integrazione (vedi qui) del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Funzioni centrali del 12 febbraio 2018, con riferimento al personale assunto con contratto indeterminato dal Ministero degli Affari esteri.
Detto questo, perche’ per il personale delle Forze Armate e Forze di Polizia tutto cio’ non avviene? I soldi ci sono sempre per gli altri?
Segue trascrizione dell’impegno del Governo a favore delle Forze Armate
DPR. 15 marzo 2018, n. 40
Addendum - Forze Armate
In relazione a quanto previsto dall'articolo 34 del decreto del
Presidente della Repubblica relativo alle Forze di polizia a
ordinamento civile e militare, e dall'articolo 19 del presente
decreto relativo alle Forze armate, nei limiti delle risorse
finanziarie ivi previste, potranno essere oggetto di accordo, da
recepire con i provvedimenti previsti dal decreto legislativo 12
maggio 1995, n. 195, tra l'altro, le seguenti materie:
trattamento di missione, con particolare riferimento a spese di
pernottamento, diaria giornaliera, rimborso forfettario;
disciplina del recupero psico-fisico del personale impegnato in
specifici servizi;
introduzione di una disposizione che consenta, in caso di
trasferimento con alloggio di servizio non disponibile, la
possibilita' di depositare le masserizie a spese
dell'Amministrazione;
riassetto della disciplina dell'indennita' per i servizi esterni,
anche al fine di valorizzare le peculiarita' di ogni singola
Amministrazione;
rivisitazione della disciplina concernente i modelli di
rappresentanza e le relative prerogative sindacali nonche' le forme
di partecipazione-commissioni paritetiche, con riferimento alle Forze
di polizia a ordinamento civile;
eventuali misure volte all'ottimizzazione delle risorse destinate
al compenso per lavoro straordinario, finalizzate al recupero di
risparmi, opportunamente certificati, per incrementare i fondi di
efficienza delle rispettive amministrazioni;
rivalutazione di istituti retributivi per le forze speciali e per
le forze di supporto alle operazioni speciali;
introduzione di istituti retributivi nei confronti di «sensor
operator»;
rivalutazione delle indennita' connesse al rischio (esempio:
rischio radiologico; disattivazione degli ordigni esplosivi,
operatori subacquei);
previsione di nuove indennita' connesse a particolari istituti e
servizi peculiari delle Forze di polizia, nonche' eventuale
rivisitazione di quelle gia' esistenti;
previsione dell'istituzione di fondi per il sostegno del
personale in relazione alle spese mediche;
valutare la possibilita' di introdurre una disciplina relativa
all'applicazione dell'istituto di cui all'articolo 24 del decreto
legislativo 14 settembre 2015, n. 151, compatibilmente con le
peculiarita' organizzative e ordinamentali delle Forze di polizia e
delle Forze armate;
Segue trascrizione dell’impegno del Governo a favore delle Forze di Polizia.
DPR. 15 marzo 2018, n. 39
Addendum - Forze di Polizia
In relazione a quanto previsto dall'articolo 34 del presente
decreto relativo alle Forze di polizia a ordinamento civile e
militare, e dall'articolo 19 del decreto del Presidente della
Repubblica relativo alle Forze armate, nei limiti delle risorse
finanziarie ivi previste, potranno essere oggetto di accordo, da
recepire con i provvedimenti previsti dal decreto legislativo 12
maggio 1995, n. 195, tra l'altro, le seguenti materie:
trattamento di missione, con particolare riferimento a spese di
pernottamento, diaria giornaliera, rimborso forfettario;
disciplina del recupero psico-fisico del personale impegnato in
specifici servizi;
introduzione di una disposizione che consenta, in caso di
trasferimento con alloggio di servizio non disponibile, la
possibilita' di depositare le masserizie a spese
dell'Amministrazione;
riassetto della disciplina dell'indennita' per i servizi esterni,
anche al fine di valorizzare le peculiarita' di ogni singola
Amministrazione;
rivisitazione della disciplina concernente i modelli di
rappresentanza e le relative prerogative sindacali nonche' le forme
di partecipazione-commissioni paritetiche, con riferimento alle Forze
di polizia a ordinamento civile;
eventuali misure volte all'ottimizzazione delle risorse destinate
al compenso per lavoro straordinario, finalizzate al recupero di
risparmi, opportunamente certificati, per incrementare i fondi di
efficienza delle rispettive amministrazioni;
rivalutazione di istituti retributivi per le forze speciali e per
le forze di supporto alle operazioni speciali;
introduzione di istituti retributivi nei confronti di «sensor
operator»;
rivalutazione delle indennita' connesse al rischio (esempio:
rischio radiologico; disattivazione degli ordigni esplosivi,
operatori subacquei);
previsione di nuove indennita' connesse a particolari istituti e
servizi peculiari delle Forze di polizia, nonche' eventuale
rivisitazione di quelle gia' esistenti;
previsione dell'istituzione di fondi per il sostegno del
personale in relazione alle spese mediche;
valutare la possibilita' di introdurre una disciplina relativa
all'applicazione dell'istituto di cui all'articolo 24 del decreto
legislativo 14 settembre 2015, n. 151, compatibilmente con le
peculiarita' organizzative e ordinamentali delle Forze di polizia e
delle Forze armate;
E’ normale che ci trattano così, ormai hanno capito che nessuno si lamenta e se si lamentano sono solo sterile richieste non supportate dai i vertici che pensano solo ai loro interessi e non del personale dipendente