Roma, 13 dic 2019 – USANDO PAROLE DI ALTRI TEMPI, I GRADUATI SONO OGGI LA SPINA DORSALE DELLE FORZE ARMATE. SONO NECESSARI INTERVENTI RIFORMATRICI ED ECONOMICI DI TUTTO RISPETTO. “Tutt’ora figli di un Dio minore”, dichiarano con sdegno i Delegati del CoCeR Interforze Sez. Esercito della categoria Graduati dopo aver consultato i pareri elaborati e approvati dalla IV COMMISSIONE DIFESA della Camera.
“Pur consapevoli del fatto che, correggere approssimativamente un miliardo, quota investita con lo scorso riordino rispetto ai sessanta milioni stanziati con il correttivo, sarebbe stato grossolanamente impossibile.
Tuttavia ci si aspettava maggiore attenzione dalla politica nei riguardi di una categoria malconcia in termini economici, di progressione di carriera e in tema di diritti; nn c’è traccia, neanche graduale, di quel processo riformatore che dovrebbe portare alla tripartizione di funzioni e alla costituzione di un Ruolo unico prevedendo la creazione di un ruolo Marescialli ad esaurimento dove confluiranno gli attuali Sergenti. Di contro abbiamo un probabile susseguente provvedimento dove si pone ai margini una parte di quei graduati ex 958 già esclusi con lo scorso concorso e soggiunge, in modo incomprensibile, un concorso speciale per il reclutamento marescialli con il quale verranno assorbiti solo gli appartenenti del ruolo sergente, e per ultimo ma non meno importante, si evince la completa disattenzione verso i circa novemila volontari in ferma prefissata verso i quali le prospettive rimangono incerte”.
In questo quadro nn entusiasmante anche la problematica della nomenclatura, evidenziata nel parere, aspetta una definitiva soluzione.
Ci si domanda: “Cosa vuole farne la politica dei Graduati delle FFAA?.
Firmrtari i delegati Cocer Interforze Sez. Esercito
Leonardo Magiulli
Girolamo Foti
Raffaele Moretti
Fabio Minisale
Davide Delcuratolo
Francesco Gentile
Antonino Duca
Fabrizio Carta
Sez. Aeronautica
Francesco Di Pietra
Paolo Redavid
Signori miei dopo tanti anni cosa c e’ da aggiungere, non c e’ mai stata attenzione con chi ha elevato e non di poco gli attuali standard della forza armata, dalla trasformazione negli anni 90,abbiamo affrontato praticamente di tutto, missioni all estero,missioni di o.p. in patria,allagamenti,catastrofi nevose,operazioni serch and rescue,strade sicure e la perla,strade pulite ,siamo riusciti ad arrivare agli obbiettivi ma a nessuno importa,ne’ alla politica,ne’ ai nostri vertici,siamo semplicemente uno strumento(anche oramai un po’ arruginito), i 20,i 30,i 40 anni sono oramai alla fine, e si ha la pretesa(in quanto non vi e’ un turn over),di fare 24 ore continuative in servizio, pattugliamenti sotto il sole a 40 gradi o sottozero d inverno(fuori dagli automezzi a motore spento) al contrario dei colleghi delle forze di polizia che con giusta causa si riparano nelle auto in caso di meteo avverso ,ma noi no, per i nostri vertici abbiamo sempre vent’anni, siamo ragazzi pronti a tutto senza diritti di associazione(di fatto nessuna legge attuativa all’orizzonte),percepiamo uno stipendio misero fermo ad almeno due lustri fa,e non abbiamo delle competenze specifiche per il grado posseduto, per fare comprendere il lettore tipo,dal primo grado del servizio permanente all ultimo grado del graduato,svolgiamo le medesime mansioni,ultima sciocchezza la qualifica speciale altisonante a sentirla ma sul piano pratico non e’ cambiato nulla,quello che si faceva 20 anni fa si fa ora,sul piano economico non riesco neanche a quantificare l’ aumento in quanto tra il prima e il dopo siamo sempre alla stesse cifre sconsolanti,detto ciò abbiamo sempre 20 anni….grazie a tutti (loro) e buon Natale anche quest’anno