ELISABETTA TRENTA HA COMUNICATO CHE DAL 9 GENNAIO 2020 LASCERA’ “L’APPARTAMENTO DI STATO” AL CENTRO DI ROMA. Ieri arrivati gli ultimi attacchi giornalistici

 

Roma, 6 gen 2020 – (Pubblichiamo il post dell’Ex Ministro Trenta di ieri. La Risposta del ministro Guerini ad una interrogazione del Senatore Gasparri/Moles. Articoli di giornale di ieri). Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa, dalla sua pagina Facebook annuncia che lascerà l’appartamento al centro di Roma che gli era stato assegnato dopo la nomina a ministro. Poi passato al marito, su richiesta dell’interessato, a seguito dell’incarico di lavoro per l’Ufficiale che prevede l’assegnazione di un alloggio ASI (Alloggio Servizio Incarico). Dal punto di vista regolamentare e’ tutto ineccepibile, come ricostruito dal Ministro Guerini (Vedi risposta), ma i giornali – per primo il Corriere della Sera – hanno “pompato” ad arte la questione sfruttando la sensibilita’ dei lettori e cittadini (spesso all’oscuro di come funzionano le cose sugli alloggi e nella difesa). Ieri La Verita‘, il TG2, il Secolo d’Italiaaffaritaliani.it, ed altri giornali sono ritornati all’attacco sull’argomento. Ecco la reazione dell’Ex Ministro tramite un suo POST.

IL POST DELLA DOTT.SA ELISABETTA TRENTA, PUBBLICATO SULLA SUA PAGINA FACEBOOK:

“Cari amici,
Vi scrivo per comunicare che il 9 Gennaio ci sarà il tanto discusso trasloco dal famoso ”Appartamento di Stato”, come è stato definito da alcuni Media, che porrà – speriamo – fine a questa squallida storia di fango mediatico. Al riguardo, negli ultimi giorni sono stata contattata da diverse testate, a cui ho chiesto di attendere la mia conferenza stampa nella quale avrei fornito tutti i dettagli. Il gesto è stato interpretato come una fuga o un cercare di prendere tempo, tanto che proprio oggi è uscito un ennesimo attacco. Ripreso addirittura dal TG2. Niente di più falso. Come avevo promesso il trasloco è già in corso..

Sapete bene che non mi piace annunciare cose che ancora non sono avvenute. Sono una persona pragmatica e rispettosa. Ritengo, quindi, che le comunicazioni con i cittadini e i Media siano sempre doverose. Ma a patto che ci sia effettivamente qualcosa di concreto da condividere.

L’evolversi degli eventi, però, mi ha costretta ad agire diversamente. Ho deciso di condividere qui con voi tutti questa “notizia”, in modo che non ci siano ulteriori “incomprensioni” o strumentalizzazioni. Aggiungo, per chi lo avesse dimenticato, che a Natale è festa per tutti, anche per i traslocatori.

Ribadisco…per chi continua a fare sciacallaggio, che non sto occupando nulla al di fuori delle regole e che il Ministro Guerini si è espresso in proposito ma…nessun giornale ha dato la notizia. Colgo l’occasione di questo post anche per occuparmi di qualcosa che ritengo più serio: e cioè ringraziare ancora una volta i nostri militari e le loro famiglie, in Italia e all’estero, per tutti i sacrifici che stanno facendo affinché noi tutti possiamo vivere più sicuri. A maggior ragione in un periodo delicato come questo per la stabilità internazionale. Grazie dal profondo del cuore. Viva le Forze Armate, Viva l’Italia! (Dalla pagina Facebook di Elisabetta Trenta).


RISPOSTA DEL MINISTRO DIFESA GUERINI A INTERROGAZIONE SENATORE GASPARRI/MOLES.

Risposta all’interrogazione n. 4-02517
Fascicolo n.48

Risposta. – Per meglio inquadrare la vicenda nei suoi riferimenti giuridici, si desidera specificare che la materia “alloggi di servizio” è disciplinata principalmente dal Codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66) e dal Testo unico dell’ordinamento militare (decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90).

L’immobile oggetto di attenzione è un alloggio di servizio classificato quale ASI (Alloggio di servizio connesso con l’incarico) che, in aderenza all’articolo 281, comma 1, del decreto legislativo n. 66 del 2010 e all’articolo 313, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, può essere assegnato al personale dipendente cui sono affidati incarichi che richiedano l’obbligo di abitare presso la località di servizio, ovvero che richiedano la costante presenza del titolare per il soddisfacimento delle esigenze di funzionalità e sicurezza del servizio medesimo.

Passando ora a trattare la questione nel merito, di seguito sono riportati gli elementi così come rappresentati nella documentazione inviata dallo Stato maggiore dell’esercito:

– in data 19 aprile 2019, è stata assegnata un’unità abitativa alla dottoressa Elisabetta Trenta, in virtù dell’incarico di “Ministro della Difesa” (incarico previsto nell’ambito della la fascia dell’elenco delle titolarità ASI- civili);

– al termine del mandato, il Comando militare della Capitale, organo deputato agli aspetti gestionali dell’alloggio, ha provveduto a comunicare all’utente la perdita del titolo, con richiesta di rilascio entro il 3 dicembre 2019, cioè 90 giorni dalla cessazione dell’incarico (articolo 329, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010);

– in data 18 settembre 2019, il maggiore Claudio Passargli, consorte della dottoressa Trenta, ha presentato un’istanza finalizzata alla concessione di un alloggio ASI in relazione all’incarico ricoperto, a decorrere dal 5 settembre 2019 (“Aiutante di Campo del Segretario Generale della Difesa – Direttore Nazionale degli Armamenti”), appartenente alla fascia delle titolarità ASI – Ufficiali;

– in data 2 ottobre 2019, esperite le necessarie verifiche, lo Stato maggiore dell’Esercito ha predesignato al militare richiedente l’alloggio ASI, già occupato dalla dottoressa Trenta ed in fase di rilascio, l’immobile nel quale lo stesso risultava domiciliato.

La stessa scheda dello Stato maggiore dell’Esercito evidenzia che:

– tale predesignazione è stata possibile in quanto la normativa di riferimento (articolo 318, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010) stabilisce che l’alloggio ASI non possa essere concesso al personale che sia proprietario di un’abitazione idonea, disponibile e abitabile nell’ambito della circoscrizione ove presta servizio, “fatta eccezione per i titolari degli incarichi, compresi nella prima fascia degli elenchi degli incarichi, di particolare rilevanza quando gli alloggi siano ubicati all’interno o nelle immediate vicinanze di -installazioni e comprensori militari”;

– le vigenti disposizioni in materia (articolo 323, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 90/ del 2010) prevedono che solo “se soddisfatte le esigenze nell’ordine prioritario delle fasce, gli alloggi rimasti disponibili non consentono di soddisfare integralmente la fascia successiva, per quest’ultima si provvede a formare, per i titolari di cariche incluse nella fascia, una graduatoria” mentre, nel caso in esame, erano state già soddisfatte tutte le domande di alloggio ASI della sessione 2019 (istanze di la, 2a e 3a fascia presentate dal 1° gennaio al 30 giugno 2019) ed erano ancora disponibili alloggi;

– il competente Comando militare della Capitale, in data 23 ottobre 2019, ha provveduto ad assegnare l’alloggio in argomento;

– con specifico riferimento a “chi abbia firmato i relativi atti amministrativi” gli atti forniti dalla Stato maggiore dell’Esercito evidenziano che la vigente normativa in materia (articolo 315, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90) prevede che la concessione degli alloggi ASI “al personale in servizio presso gli organi centrali dislocati nella circoscrizione alloggiativa della Capitale è effettuata, su indicazione del Sottocapo di Stato Maggiore di Forza armata”, dal comando designato dallo Stato Maggiore di Forza armata. Pertanto, nei casi in questione, come anticipato, le domande sono state valutate dallo Stato maggiore dell’Esercito, che ha provveduto ad effettuare le relative predesignazioni, sulla base delle quali il Comando militare della Capitale ha successivamente effettuato l’assegnazione dell’alloggio;

– con riferimento all’ammontare dell’affitto, nel premettere che l’assegnazione degli alloggi ASI avviene tramite la stipula di un atto di concessione ed è soggetta al pagamento di un canone mensile (e non di un affitto), si specifica che la dottoressa Trenta ha corrisposto mensilmente un canone di 141,76 euro, in aderenza alla vigente normativa in materia (articolo 336, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90) che prevede che “gli alloggi ASI sono concessi a pagamento, il cui ammontare mensile è calcolato moltiplicando il valore del metro quadrato di superficie, pari ad euro 1,60 per la superficie convenzionale dell’alloggio (fino a un massimo di 120 metri quadri) e per i coefficienti relativi al livello del piano, alla vetustà e allo stato di conservazione e manutenzione”. Inoltre, ha versato mensilmente una quota pari a 173,19 euro per l’utilizzo di mobilio già presente nell’alloggio.

I medesimi importi, a seguito della nuova concessione, sono corrisposti dal maggiore Passarelli;

– l’alloggio (il cui codice identificativo è n. ERM0088) ha un’ampiezza complessiva di 231,9 metri quadri;

– con riferimento alla circostanza “se l’ex Ministro e il Maggiore Passarelli siano proprietari di alloggi nella città di Roma”, risulta agli atti che gli interessati, nell’ambito della circoscrizione alloggiativa di Roma (ossia Roma e zone limitrofe), abbiano la proprietà di un immobile;

– riguardo al rilascio dell’immobile si precisa che in data 19 novembre 2019 il maggiore Passarelli ha formalmente comunicato la volontà di rilasciare l’alloggio, una volta ultimate le incombenze connesse al trasporto dei mobili e delle masserizie e alla cessazione delle utenze.

Ancora, il documento dello Stato maggiore dell’Esercito riporta che:

– relativamente al quesito che riguarda “quali altri Ufficiali appartenenti alle Forze armate abbiano fatto domanda per lo stesso alloggio”, le istanze di alloggio ASI non sono presentate con riferimento ad uno specifico alloggio, bensì sono volte all’assegnazione di una unità abitativa della tipologia in questione sita nella circoscrizione alloggiativa di competenza;

– avuto riguardo alla circostanza “se vi siano delle graduatorie e quale sia la loro consistenza per quanto riguarda gli alloggi di servizio a Roma e nelle altre città”, fermo restando quanto già evidenziato su quanto disposto in proposito dall’articolo 323 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, si rende noto che, per quanto attiene al personale in servizio presso l’organizzazione centrale (ossia di competenza dello Stato maggiore dell’Esercito), negli ultimi anni le istanze di alloggio ASI (di la, 2a e 32 fascia) sono state sempre soddisfatte;

– per quanto riguarda la gestione delle domande ricevute dagli enti periferici sia a Roma sia nel resto d’Italia (e dunque non riconducibili alla fattispecie dell’alloggio assegnato al maggiore Passarelli, gestita direttamente a livello centrale, come prescritto), la già citata documentazione evidenzia che la situazione, su base nazionale, a fronte di 55 domande pervenute per alloggi ASI, prevede la disponibilità di 146 alloggi ASI/AST.

Va precisato, infatti, che la normativa di riferimento (articolo 316 del citato decreto presidenziale n. 90 del 2010) prescrive che, una volta soddisfatte le istanze di alloggio ASI, i rimanenti alloggi debbano essere destinati ad alloggi AST (alloggi di servizio di temporanea sistemazione per le famiglie dei militari) per cui sono previste obbligatoriamente specifiche graduatorie. (Senato.it)

Il Ministro della difesa
GUERINI

(6 dicembre 2019)


INTERROGAZIONE SENATORE GASPARRI / MOLES

Atto n. 4-02517

Pubblicato il 20 novembre 2019, nella seduta n. 167
Risposta pubblicata

GASPARRI , MOLES – Al Ministro della difesa. –

Premesso che:

in data 17 novembre 2019 il “Corriere della Sera” ha pubblicato un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini che informava sulla disponibilità della famiglia dell’ex ministro Trenta di un alloggio di proprietà della difesa sito a Roma nel quartiere San Giovanni;

il ministro Trenta ha cessato dalla sua funzione il 5 settembre 2019;

lo stesso ex Ministro con una serie di dichiarazioni sui social network, riprese da agenzie, e in un’intervista ha ribadito che l’appartamento era stato assegnato nel mese di aprile 2019, quando lei era Ministro in carica, al marito Claudio Passarelli, maggiore dell’Esercito,

si chiede di sapere:

quali siano i dettagli della vicenda relativa all’assegnazione dell’appartamento sito a Roma, sia riguardo all’assegnazione alla Trenta, nella qualità di Ministro, sia riguardo all’assegnazione al maggiore Passarelli nel mese di aprile 2019;

se il maggiore avesse titolo per fare domanda per questo alloggio;

quale sia stato l’andamento amministrativo e burocratico della vicenda visto che ad aprile il Ministro, in quanto tale, occupava l’appartamento concessole per la sua carica, ma contemporaneamente lo stesso veniva assegnato al marito;

quale sia stata la sequenza delle decisioni e delle assegnazioni;

chi abbia firmato i relativi atti amministrativi, sia per quanto riguarda la precedente assegnazione all’allora Ministro, sia per quanto riguarda l’assegnazione al maggiore Passarelli;

a quanto ammonti l’affitto pagato sia dall’ex ministro Trenta prima che dal maggiore Passarelli successivamente;

di quanti metri quadrati sia l’alloggio;

se l’ex Ministro e il maggiore Passarelli siano proprietari di alloggi nella città di Roma o comunque in zone limitrofe;

se non si ritenga opportuno che l’ex Ministro e il maggiore Passarelli lascino l’immobile;

quali altri ufficiali appartenenti alle forze armate abbiano fatto domanda per lo stesso alloggio;

se vi siano delle graduatorie e quale sia la loro consistenza per quanto riguarda alloggi di servizio a Roma ed in altre città.

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2 thoughts on “ELISABETTA TRENTA HA COMUNICATO CHE DAL 9 GENNAIO 2020 LASCERA’ “L’APPARTAMENTO DI STATO” AL CENTRO DI ROMA. Ieri arrivati gli ultimi attacchi giornalistici”

  1. Signora TRENTA, grazie in modo sincero per il lavoro svolto quando era ministro della difesa.

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