MILITARI E STATALI, UN CONTRATTO DI LAVORO ORMAI SCADUTO DA OLTRE UN ANNO.

Roma, 18 gen 2020 – I SOLDI SONO STATI GIA’ STATI STANZIATI. COSA ASPETTARE ANCORA? Al personale che lavora vanno date delle risposte in tempi ragionevoli. (AGI) “Le lavoratrici e i lavoratori in divisa hanno ‘festeggiato’ il 2020 tagliando il traguardo dell’anno di ritardo nel contratto di lavoro. Il contatore che campeggia sul sito Internet del nostro sindacato lo ricorda impietosamente ogni giorno a chi ha la responsabilita’ di guidare questo Paese”.

Ad affermarlo e’ Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. “Le nostre richieste nel nuovo anno – ricorda – sono le stesse del 2019, a partire dalla convocazione del tavolo di rinnovo del contratto di lavoro e dal rispetto degli impegni anche per quel che riguarda la dirigenzializzazione.

Con i decreti correttivi relativi al riordino delle carriere e una responsabilita’ equamente divisa tra gli ultimi due governi, non sono state soddisfatte le legittime aspettative dei poliziotti.

Vogliamo sperare che almeno sul contratto si diano risposte concrete a chi rischia la vita ogni giorno”.

“La questione del riordino – conclude il segretario del Silp Cgil – resta comunque sul tappeto assieme al tema del turn over e delle assunzioni, con centinaia di ragazzi idonei che aspettano solo l’opportunita’ di vestire la divisa della Polizia di Stato.

Per concludere auspichiamo infine l’avvio della previdenza complementare, particolarmente sentita tra i piu’ giovani. Non e’ piu’ tempo di promesse, ma di fatti concreti”. (AGI)

 

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