Presentata dal Deputato Matteo DALL’OSSO una interrogazione in Commissione Difesa sul controllo delle abilitazioni professionali a svolgere le funzioni sanitarie, di idoneità psico-fisica e vaccinale, delle infermiere volontarie di Croce Rossa Italiana a supporto delle Forze armate e delle Forze di polizia

Roma, 15 feb 2020 – Atto Camera – Interrogazione a risposta in commissione 5-03600 – Presentato da DALL’OSSO Matteo. Testo di Venerdì 14 febbraio 2020, seduta n. 304. DALL’OSSO.Al Ministro della salute, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
l’obbligatorietà di iscrizione all’albo è rivolta a tutte le categorie che hanno un Ordine o un Collegio professionale non rientrando nella fattispecie le professioni per il cui esercizio il legislatore non ha previsto tale vincolo nonché le professioni per le quali l’albo non è ancora stato istituito in attuazione della legge 11 gennaio 2018, n. 3, inerente al riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie;

l’articolo 1737 del decreto legislativo n. 66 del 2010, reca: «Il diploma è accompagnato dal distintivo e dalla tessera di cui agli articoli 1011 e 1022 del regolamento e importa il versamento della tassa di cui all’articolo 1744; il personale in possesso del diploma, equivalente all’attestato di qualifica di operatore socio-sanitario specializzato, esclusivamente nell’ambito dei servizi resi, nell’assolvimento dei compiti propri delle Forze armate e della Croce rossa italiana, è abilitato a prestare servizio di emergenza e assistenza sanitaria con le funzioni e attività proprie della professione infermieristica»;

per effetto della modifica intervenuta con la legge n. 3 del 2018, l’operatore socio sanitario non è più una figura tecnica, ma una professione sanitaria e quindi soggetta a maggior obblighi di legge previsti per le altre figure professionali;

la sentenza del Consiglio di Stato (sezione terza) R.G. n. 1991, del 17 maggio 2016, chiarisce che «Le infermiere volontarie della Croce Rossa, per poter acquisire la qualifica di operatore socio sanitario che le abilita alla partecipazione ai concorsi per il reclutamento della relativa professionalità, devono frequentare un corso di formazione complementare non essendo esse in possesso di tutte le necessarie competenze»;

a quanto consta all’interrogante, la loro attività nei teatri operativi all’estero è supportata da personale che in molti casi è proveniente da altre amministrazioni, dove svolgono funzioni non appartenenti alla sfera sanitaria, o da personale richiamato in servizio dalla quiescenza, di cui non se ne comprende l’utilità, vista la grande abbondanza di personale militare e civile in servizio nelle Forze armate e Forze di polizia, che possono svolgere le stesse attività –:

quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere, con urgenza, per il controllo delle abilitazioni professionali a svolgere le funzioni sanitarie, di idoneità psico-fisica e vaccinale, delle infermiere volontarie di Croce Rossa Italiana a supporto delle Forze armate e delle Forze di polizia. (5-03600).


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