Roma, 3 mar 2020 – Comunicato SIULM, Sindacato Interforze. I militari sono diventati ormai donne e uomini ognitempo, in ogni occasione di urgenza, di calamità ed ora anche di virus contagiosi e sono in prima linea con orgoglio e con grande spirito di abnegazione.
Ma non bisogna dimenticare mai che dietro questi uomini e donne ci sono delle famiglie che ora iniziano a sentire il disagio causato da questa forma epidemica che sta imperversando in particolare in alcune regioni nel nord Italia.
Come a tutti noto in molte regioni del nord, a livello governativo di concerto con gli amministratori regionali, si è deciso di sospendere le scuole e tenere a casa i ragazzi, ma chi li accudisce?
Il SIULM chiede che lo Stato Maggiore Difesa faccia sentire la propria vicinanza prendendo una decisione coerente e molto attesa per quanto riguarda la licenza presa in questo particolare periodo.
Nello specifico risulta ormai necessario che S.M.D. e Comandi Generali di Carabinieri e GdF, al fine di evitare disparità di trattamento tra F.A. e all’interno della stesse F.A. e discrasie tra i vari comandi, emani una disposizione che regoli e disponga che per i militari che prestano servizio nelle zone interessate dalla chiusura scuole, soprattutto nei casi di entrambi i genitori che lavorano , la licenza utilizzata sia quella straordinaria, anche perché quella che si sta affrontando è effettivamente una situazione veramente straordinaria.
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