Roma, 11 mar 2020 – Venticinque tecnici dell’esercito prenderanno servizio in supporto alla forza lavoro già presente nell’unica fabbrica italiana di ventilatori polmonari. La ditta ha disdetto tutte le commesse provenienti dall’estero per favorire il nostro Paese.
Serve ossigeno. Per i malati che hanno bisogno della terapia intensiva e subintensiva, e per i medici che ricavano letti in altri reparti nel tentativo di ampliare l’offerta per i pazienti di coronavirus che faticano a respirare.
Creare nuovi posti per gli ammalati più in difficoltà, in termini di spazi e macchinari, è la grande sfida, l’obiettivo imprescindibile: un incremento di oltre mille contagiati al giorno significa che almeno cento persone quotidianamente hanno bisogno di un ausilio meccanico per la respirazione. In attesa della conclusione della gara per allestire 5mila postazioni di rianimazione, la protezione Civile ha firmato attraverso la Consip….CONTINUA A LEGGERE>>>>>