SIULM : Proposte e Richieste fatte al Comando Generale Arma Carabinieri a tutela di tutti i Carabinieri

Roma, 12 mar 2020 – Il SIULM, Sindacato Militare Interforze ha inviato IERI, ufficialmente, la seguente comunicazione al Comando Generale Arma, il giorno 11 marzo 2020.

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA dei CARABINIERI
– Ufficio Rapporti con la rapp.za mil. ed associazioni sindacali –

OGGETTO : Emergenza COVID 19_ Applicazioni del DPCM 09 marzo u.s. e successiva circolare SMD nr. 01/90 del 10.3.2020 in merito alla efficienza op.va di reparti ad alta specializzazione ed uffici amministrativi.

VISTI i provvedimenti legislativi e regolamentari di cui in epigrafe;
TENUTO CONTO del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, che ha indotto a misure di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale, facendo leva prevalentemente sulla limitazione della libera circolazione di tutti i cittadini quando non strettamente necessario;
CONSIDERATO che la drastica riduzione del pendolarismo lavorativo rientra tra gli obiettivi dichiarati dell’azione governativa, e la questione è stata anche recepita attraverso l’utilizzo dell’istituto dello ‘smartworking’ domiciliare, anche in ambito pubblico;
VALUTATI la tipologia e l’organico di svariati reparti dell’Arma ad alta specializzazione, che operano a sostegno dell’Arma territoriale in esigenze preordinate o su allarme/attivazione (ad esempio reparti del servizio aereo navale, subacquei, cinofili, etc.);
STABILITA la durata del profilo di incubazione della malattia da COVID-19 , come scientificamente appurato, in 15 giorni;
STATUITA la possibilità per i comandanti ai vari livelli, nella circolare SMD citata in oggetto, di “individuare attraverso apposite turnazioni il personale strettamente necessario da mantenere in presenza ….. agevolando per il restante lo svolgimento del servizio a distanza ed identificando modalità e posizione amm.va … al fine di ridurre il pendolarismo..”, nonché ancora “limitare le esercitazioni solo a quelle strettamente indispensabili” e vieppiù “significando che ogni ulteriore misura potrà essere attuata purché in linea con i principi di “salvaguardia della sicurezza del personale e continuità operativa dello strumento militare”;
OSSERVATO che già in Aeronautica , ad esempio, in alcuni reparti si è proceduto con la suddivisione del personale in 2 tronconi, che si alternino in servizio per turni di quindici giorni consecutivi ed altrettanti di ‘non impiego’ domiciliare ;
VALUTATO il rischio abnorme , per alcuni reparti speciali che operano a supporto dell’Arma territoriale, di dover porre tutto il personale dipendente in quarantena qualora vi fosse anche un solo sospetto contagio, compromettendo inevitabilmente l’operatività dello strumento su vasta scala, data la competenza areale degli stessi ( talvolta anche più regioni amm.ve );
ANALIZZATE le esigenze di organico rispetto al servizio prestato in reparti che normalmente non coprono le 24h di servizio;

PER QUANTO SOPRA ESPOSTO

Il SIULM, consapevole in coscienza del proprio ruolo inopinabilmente a tutela dei diritti dei militari tutti, ed altresì del momento storico che chiama tutto il popolo con le stellette all’ennesimo sforzo per garantire quella continuità d’azione che si substanzia, di fatto, anche nella salvaguardia del pacifico vivere quotidiano,

PROPONE, con effetto immediato (laddove organicamente possibile), che: il personale di reparti specializzati che operano a supporto della linea territoriale, i quali usualmente seguono una turnazione senza coprire le 24h , venga suddiviso in 2 quote tali da fornire una continuità di servizio da 15 gg consecutivi. In sostanza, una aliquota garantirebbe il servizio normale in sede, e l’altra effettuerebbe lavoro a disposizione presso il proprio domicilio, garantendo ovviamente la consueta reperibilità. Ciò annullerebbe di fatto la possibilità che un singolo contagiato possa fermare un intero reparto, che avrebbe comunque una ‘riserva’ di personale subito disponibile, e diminuirebbe notevolmente gli effetti dannosi del pendolarismo lavorativo in un contesto come quello attuale , tutelando maggiormente la salute dei militari interessati. Tale accorgimento è ugualmente attuabile da subito anche in uffici ove si svolge attività burocratica e non si coprono le 24h di servizio, qualora non fossero immediatamente disponibili soluzioni di smartworking domiciliare;
parimenti, laddove logisticamente concretizzabile in tempi e modi speditivi, anche i comandi territoriali che possano procedere a suddivisione ‘fisica’ del personale (es. ingressi e uffici separati), attuino senza ritardo ogni soluzione che consenta di annullare la promiscuità tra equipaggi /squadre/plotoni, etc. , al fine di determinare due o più aliquote intercambiabili;
sia amplificato altresì il ricorso all’istituto del distacco temporaneo presso sedi più vicine al proprio domicilio, per tutti coloro che giornalmente sono costretti a pendolarismo, derogando alle usuali valutazioni di sorta incompatibili con le esigenze collettive attuali.

Il SIULM ha in animo di mantenere alta l’attenzione su tutte le tematiche di tutela che, nel delicato frangente, investiranno gli operatori in divisa, consci che uno Stato che voglia mantenere la propria integrità sociale e proteggere i cittadini dalle conseguenze nefaste, anche di un nemico invisibile, non può che partire dalla tutela dei propri rappresentanti in prima linea. Se dovesse rendersi necessario, il SIULM non esiterà a denunziare pubblicamente, come già fatto in passato, situazioni in cui il personale dovesse essere lasciato solo al proprio destino o messo in condizione di subire conseguenze potenzialmente letali.

In attesa di cortese riscontro, certi di aver sollecitato non solo problematiche ma anche possibili soluzioni , si porgono cordiali saluti.

SIULM

 

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