La valutazione caratteristica è una piaga oramai purulenta del mondo militare e dell’Arma dei Carabinieri in particolare. Uno strumento micidiale che se usato a sproposito può arrecare danni irreparabili

Roma, 7 apr 2020 – Pubblichiamo il Comunicato di UNARMA :

Un articolo molto interessante e’ apparso in rete il giorno 1 aprile u.s. riguardo l’interrogazione parlamentare dell’on. Alessandra Ermellino, circa il caso di un maresciallo dei carabinieri. Il maresciallo in questione era stato giudicato “inferiore alla media” da un luogotenente, suo comandante. Con costui però, si era creata in precedenza una situazione di incompatibilità, i due erano venuti in sostanza alle mani e la situazione era confluita all’attenzione di un Tribunale militare.

La problematica, rappresentata dalla parlamentare all’onorevole Ministro della difesa, afferisce dunque alla circostanza di “rivedere i casi di esclusione delle competenze per i documenti caratteristici militari, al fine di garantire terzietà”, secondo l’articolo 6-bis della legge n. 241 del 1990.

A tal proposito, Unarma ASC, nella sua qualità di associazione sindacale dei carabinieri, portatrice di interessi diffusi, tra cui quello della salvaguardia del benessere del personale, plaude all’iniziativa parlamentare ed auspica che la materia possa divenire presto oggetto di particolare attenzione da parte di tutti. Teniamo molto a far conoscere, in tal senso, il pensiero innovatore del nostro sindacato, volto ad un vero cambiamento, in melius, del mondo con le stellette, certi che ne beneficerebbero tutti: la nazione, il popolo, gli uomini e le donne con le stellette e le stesse Forze Armate, in toto.

Non possiamo pertanto restare sordi alla richiamata iniziativa e non possiamo non porre l’attenzione sull’argomento sollevato dall’onorevole parlamentare, perché quella della valutazione caratteristica è una piaga oramai purulenta del mondo militare tutto e dell’Arma dei carabinieri in particolare. Da essa dipende tutta la carriera di un militare, ogni sua istanza avrà alla base il suo documento caratteristico, che la sorreggerà o la affosserà.

È uno strumento micidiale che se usato a sproposito può arrecare danni irreparabili, non solo alla carriera ma anche alla psiche dell’uomo-militare. Necessita pertanto che debba, essa, conformarsi ad ogni profilo di imparzialità, regolarità, lealtà, trasparenza e garanzia. E giammai, neppure lontanamente, divenire strumento nelle mani di qualcuno nè forma di supremazia sull’altrui persona.

È il caso di sottolineare come tali valutazioni, in una sorta di incomprensibile conferimento di rilevanti poteri e competenze al suo compilatore, non afferiscano esclusivamente alla sfera professionale o alla valutazione di quelle che possono essere specchio delle capacità e delle attitudini lavorative del militare bensì si estendono anche a valutazioni della sfera personale, finanche a quelle più intime di una persona.

Quest’associazione ha prove documentate di come talvolta lo strumento della valutazione caratteristica sia stato utilizzato come deterrente, diciamo così, alla formazione della vera personalità del militare; strumentalmente utilizzato a porre un freno in colui che si segnalava come poco incline a sottostare non ai regolari dettami della disciplina militare ma a quella che, per lo più camuffata da azione di comando, risultava più corrispondente solo alle volontà, all’interpretazione (spesso solo soggettiva) ed al vezzo o lo sfizio del comandante di turno, piuttosto che alla norma…

Unarma ASC, che sul delicatissimo tema ha speso le proprie energie ed ha ultimato, da poco, un proprio lavoro che si onorerà di sottoporre all’attenzione di chi di competenza, auspica un concreto intervento dell’organo legislativo volto ad una totale revisione dell’impianto valutativo, ad un suo snellimento procedurale, all’abrogazione delle voci inopportune.

Non ci dilunghiamo oltre e concludiamo sposando in toto un passo del richiamato articolo: “forse è il caso di rivedere la normativa in materia contenuta nel Codice dell’Ordinamento Militare. Ho chiesto al ministero della Difesa, dice il parlamentare se non ritenga necessario adottare iniziative di modifica in tal senso affinché siano garantite sia la correttezza che l’imparzialità nelle valutazioni caratteristiche militari, strumenti non di poco conto per gli avanzamenti di carriera.” E non solo per gli avanzamenti di carriera, ci sentiamo di aggiungere noi di Unarma ASC. Roma, 06 aprile 2020 – la Segreteria Nazionale

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