Roma, 21 apr 2020 – COSA SI STA FACENDO PER PROMUOVERE IL PERSONALE A SEGUITO DEL NUOVO RIORDINO DELLE CARRIERE DEL 2019? MA ANCHE DELLE NORMALI ALIQUOTE DI AVANZAMENTO. E PER QUANTO RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL NUOVO CONTRATTO DI LAVORO? E’ lecito o non e’ lecito parlare di questi due o tre argomenti importanti oppure ci dobbiamo tappare la bocca e attenersi ad un ipotetico INESISTENTE protocollo del silenzio? Nel buon nome dell’emergenza CORONAVIRUS?
Crediamo che il mondo non finirà oggi, ma nonostante tutte le tragedie trascorse e in atto, proseguira’ ancora. E i problemi di prima sono ancora piu’ pesanti ed esistenti anche oggi.
E’ ora che i militari e i civili della DIFESA tornino al lavoro gradualmente, e con le dovute precauzioni che tutti conosciamo, come si sta facendo nel mondo economico esterno. E’ ora che la macchina della Difesa riparta. Una macchina ingolfata prima, quasi fusa oggi; quanto meno per quanto riguarda gli interessi economici e normativi del personale dipendente. Passiamo il 25 aprile; passiamo il 1 maggio, ma dal 4 aprile inizi gradualmente il ritorno in ufficio.
In dieci anni e più, un solo contratto non definito del tutto. Quando ritardano di anni a rinnovarti il contratto succede che in quel arco di tempo si avverano terremoti, attacchi terroristi, crisi finanziarie e quant’altro che portano i vari governi a soprassedere alle tue spettanze per le gravità economica in atto. Oggi idem, é la stessa cosa di ieri, un contratto ti viene rinnovato in sei anni, alla scadenza dei 3 anni si prendono altri 3 anni per la sua definizione, che vuole dire – 2018 scadenza naturale – fine 2020 inizio contrattazione a regime, quando poi in quel periodo ti spetterebbe la contrattazione di quello successivo 2021-2023 e così via. Infine, come detto prima, con l’arrivo del covid-19 (aprite cielo) visto che tutte le risorse andate in fumo, aspetteranno altri dieci anni, se tutto andrà bene