Roma, 28 apr 2020 – Fin dall’inizio della pandemia l’Esercito Italiano è stato chiamato a svolgere molteplici attività a tutela delle comunità pesantemente colpite dal coronavirus. Gli uomini e le donne della Forza Armata si sono contraddistinti per capacità di reazione, professionalità e capacità nella gestione della fase più critica. Dagli ospedali da campo ai nuclei di bonifica,dal trasporto salme fino all’operazione strade sicure ( riconfigurata in operazione Covid 19) così l’Esercito ha saputo rispondere al grido di aiuto che si levava in ogni provincia d’Italia
. A cotanta celerità di azione, purtroppo, non è corrisposta una paritetica risposta istituzionale. E nonostante gli italiani apprezzino il lavoro dei Soldati Italiani (secondo una recente indagine l’Esercito è la forza armata più amata) la politica ha assunto una posizione di attesa verso il reale riconoscimento del ruolo svolto dai militari dell’Esercito. È ancora in essere una norma che differenzia il trattamento economico sullo straordinario tra i Soldati Italiani ed i colleghi delle forze di polizia. Un distinguo che genera malessere tra i militari che vedono sminuito e deprezzato il loro lavoro.
Eppure i rappresentanti dei militari (Cocer) più volte nelle ultime settimana si sono rivolti a tutti gli attori istituzionali, per ribadire fermamente una unica, semplice e accorata richiesta: I militari devono avere pari trattamento in tutto, a partire dalle famose ore di straordinario al pari delle Forze di Polizia impegnati nella medesima operazione”.
È questione di dignità e di equità hanno evidenziato i delegati del Cocer con diverse delibere e Comunicati stampa diramati nelle ultime settimane. È semplicemente un atto di giustizia del quale il Governo dovrebbe farsi carico in fase di conversione in legge dei decreti legge e riconoscere anche ai Soldati il monte mensile di 70 ore di straordinario.