Difesa, Delegati Cocer: rappresentanza militare divisa, no confronto su stampa

Roma 10 Mag.- “Una rappresentanza militare dovrebbe prevedere, a priori, la risoluzione di qualsiasi problematica all’interno di un collegio, non sui social, né sulla stampa. Non entriamo nel merito del legittimo diritto di pensiero, tuttavia non condividiamo che siano i giornali il luogo dove mettere alla luce le problematiche del personale che, invece, dovrebbero essere risolte attraverso le delibere. A questo punto la domanda che ci si pone è: che fine ha fatto il CoCeR?
Fuori da argomenti consiliari, l’incessante produzione di comunicati stampa si consuma, nonostante una delibera approvata nel 2015 con cui, uno dei massimi promotori di quella delibera oggi in prima linea sulla rete, chiedeva la “tutela del delegato” in quanto esposti alla pubblicazione incontrollata. Con un metodo di rappresentanza come quello enunciato, l’unico vero antidoto è la promulgazione di una legge che dia poteri alle associazioni sindacali a carattere professionale. I fatti dimostrano che l’attuale Rappresentanza militare è divisa.”
Cosi ai sensi dell’art. 21, i Delegati Girolamo Foti, Raffaele Moretti, Davide Delcuratolo.

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Difesa: “Il Cocer dell’arcobaleno”. L’organo centrale della rappresentanza militare verso la frammentazione? Lo denunciano i delegati nazionali del Cocer Girolamo Foti, Raffaele Moretti e Davide Delcuratolo.

PER ALCUNI DELEGATI DEL COCER FOTI – MORETTI – DELCURATOLO: IL COCER DELL’ ARCOBALENO Almeno questo è quello che potrebbe apparire agli occhi dei lettori; eppure è tinto di grigio, seppur celato, da un sorriso che maschera tanta amarezza. Francamente siamo innanzi a uno strumento di rappresentanza giunto ormai ai titoli di coda,  dichiarano i Delegati COCER Girolamo Foti, Raffaele Moretti e Davide Delcuratolo. Una rappresentanza militare dovrebbe prevedere a priori la risoluzione di qualsiasi problematica all’interno di un collegio, non sui social! Non entriamo all’interno del legittimo diritto di pensiero, tuttavia la piattaforma facebook e le agenzie di stampa, sono diventate lo spiazzo dove mettere alla luce le problematiche del personale che, invece, dovrebbero essere risolte attraverso le delibere.

A questo punto la domanda nasce spontanea che fine ha fatto il CoCeR? La risposta si trova sui social, attraverso l’incessante disinvoltura di una sequela di comunicati stampa, pubblicati da agenzie giornalistiche che spesso lo fanno sulla base, forse, del delegato più simpatico anziché sulla reale necessità di fare informazione!!!

Nel frattempo, fuori da argomenti consiliari, l’incessante produzione di comunicati stampa si consuma, nonostante  una delibera approvata nel 2015 con cui, uno dei massimi promotori di quella delibera oggi in prima linea sulla rete, chiedeva la “tutela del delegato” in quanto esposti alla pubblicazione incontrollata di articoli e sondaggi di gradimento su social e siti web.

Noi, chiosano i Delegati Foti, Moretti e Delcuratolo, siamo lieti di scoprire che, solo oggi, taluni delegati si stiano incredibilmente rendendo conto, di quanto possa essere utile la comunicazione con il popolo che si rappresenta.

In sintesi non è mai stato così chiaro e limpido che con un metodo di rappresentanza come quello enunciato, l’unico vero antidoto è la tempestiva  promulgazione di una  legge che dia pieni poteri alle associazioni sindacali a carattere professionale. I fatti dimostrano che l’attuale Rappresentanza militare è divisa.

Ai sensi dell’art. 21 I Delegati  Girolamo Foti, Raffaele Moretti, Davide Delcuratolo.

 

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