Roma, 221 giu 2020 – IL TANTO ATTESO TAGLIO DEL CUNEO FISCALE DELLE BUSTE PAGA STA’ DIVENTANDO UNA REALTA’, NONOSTANTE L’ENORME CRISI ECONOMICA E LAVORATIVA CAUSATA DAL CORONAVIRUS. UNO SFORZO PER LE CASSE DELLO STATO E DEL GOVERNO CHE DOVRA’ GESTIRE AL MEGLIO QUESTO PERIODO DI PROFONDA CRISI. PER I REDDITI CHE NON SUPERANO I 28.000 EURO LORDI ANNUI: CI SARA’ UNA RIDUZIONE CHE DA LUGLIO 2020 PER ALCUNI SI TRADUCE ANCHE IN 100 EURO NETTI MENSILI IN PIU’ IN BUSTA PAGA. PER ALTRI SOLO 20 EURO (PERCHE’ GIA’ PRENDONO IL BONUS DA 80 EURO), E SPETTERA’ FINO AL 31.12.2021.
E PER I REDDITI CHE SUPERANO I 35.000 EURO LORDI ANNUI FINO AI 40.000 CI SARA’ UNA GRADUALE DIMINUZIONE CHE SI ASSOTTIGLIA SEMPRE DI PIU’ FINO AD ARRIVARE AI 40.000 EURO LORDI ANNUI, E SPETTERA’ PER SOLI 6 MESI, FINO AL 31.12.2020.
Infatti, Il taglio del cuneo fiscale RIMANE coperto fino al 31.12.2021 per i redditi che non superano i 28.000 euro complessivi. Per i redditi che superano i 28.000 euro lordi annui, la copertura e’ assicurata fino al 31.12.2020. Per questa ultima fascia di redditi, che superano i 28.000 euro lordi annui, la legge precisa che: (art. 2 DECRETO-LEGGE 5 febbraio 2020, n. 3, convertito con la LEGGE 2 aprile 2020, n. 21) “In vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni fiscali, l’ulteriore detrazione di cui al comma 1 (per i redditi superiore a 28.000 uro lordi annui) spetta per le prestazioni rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020.“
Il Legislatore rimanda quindi ad un ulteriore intervento di revisione del sistema delle detrazioni fiscali, che stando a quanto è scritto dovrebbe avvenire entro l’anno, altrimenti chi supera i 35.000 euro perde il bonus. Salvo eventuale proroga nell’attesa di questa revisione generale, che potrebbe protrarsi nel tempo.
Ma vediamo meglio nel dettaglio di cosa si tratta, e cosa comportera’. Segue Comunicato Sindacale.
Praticamente premiati chi prende da 30000 a 35000 , il resto é fumo negli occhi…
Questi vantaggi fiscali andrebbero fatti considerando il reddito familiare complessivo e non del singolo lavoratore,come si fa giustamente con gli assegni familiari.
VUOLE ESSERE UN PREMIO FISCALE PER IL LAVORATORE, TAGLIANDO IL COSTO DEL LAVORO
Finalmente qualcosa si muove sulla busta paga