Ottima iniziativa, da parte del Governo, quella di retribuire le ore di lavoro straordinario svolte dai colleghi delle Forze di Polizia stanziando circa 32 milioni di Euro nel “Decreto agosto”. UN OTTIMO LAVORO ANCHE DA PARTE DEL DELEGATI DEL COCER ESERCITO PER IL PERSONALE MILITARE IMPIEGATO IN STRADE SICURE

Roma, 20 ago 2020 – Nello specifico le ore di lavoro straordinario svolte dal personale delle Forze di Polizia, non convertibili in ore di recupero compensativo a differenza delle Forze Armate, hanno permesso ai loro di chiedere il giusto compenso derivante dal lavoro svolto. Nello stesso Decreto Legge sono state stanziate le risorse per il personale contingentato nell'”Operazione Strade Sicure” ed impiegato per l’”Emergenza COVID-19”, utili a retribuire 40 ore di lavoro straordinario mensili fino al 15 ottobre 2020.

Tale misura è solo un punto di partenza per riconoscere l’impegno del nostro personale sul territorio nazionale. Nella stessa operazione, è bene ricordarlo, sono impiegate anche le Forze di Polizia ad ordimento civile le quali, oltre le 40 ore spettanti derivanti dall’emergenza COVID-19, hanno una base di 50 ore mensili retribuibili, come si evince dalla relazione illustrativa al Decreto Legge n.18 del 2020. Pertanto, il collega Poliziotto può auspicare a circa 90 ore mensili a differenza delle 40 ore per il personale militare.

Va specificato che le Forze di Polizia, non avendo il tetto massimo annuale (fissato al singolo uomo come per le Forze Armate) di ore di lavoro straordinario retribuibili, possono auspicare a tutto il pagamento del monte ore a differenza del personale militare. E ove le risorse non lo permettano, possono legittimamente chiedere al Governo un finanziamento ad hoc.

Questa modalità deve necessariamente essere applicata a tutto il personale militare e soprattutto a quello impiegato nell’”Emergenza COVID-19” oggi e “Strade Sicure” domani.

Poiché è utile ricordare al Personale che il Decreto di Strade Sicure NON fissa il limite massimo retribuibile a 40 ore ma le finanzia. Il Decreto parla chiaro ed esplicita “[…] Per lo stesso personale è stabilito il limite individuale medio mensile di (oggi 40 ore) […] eccedenti i vigenti limiti individuali massimi stabiliti per le esigenze dell’Amministrazione di appartenenza”. Questa frase è la sintesi di tutto il lavoro svolto fino ad ora dalla Rappresentanza Militare. Quindi se viene eliminato il tetto massimo di ore di lavoro straordinario retribuibili al personale, come per le Forze di Polizia, questo, a termine Operazione e rientro in sede, anche se ha maturato un monte ore superiore alle 40 mensili retribuibili, potrà chiedere all’Amministrazione la remunerazione della restante parte e, nel caso in cui questa non avesse le risorse sufficienti, potrà compiere tutte le azioni utili a dimostrare all’Autorità Politica che il personale ha lavorato e deve essere pagato per le ore effettivamente svolte. Esattamente come avviene per le Forze di polizia ad Ordinamento Civile e Militare.

Il COCER, dopo lunghi anni e con un gesto di maturità, è riuscito a deliberare sull’argomento chiedendo il pagamento delle ore di lavoro straordinario svolto dai colleghi delle Forze Armate aumentandone il tetto massimo annuale. Lo Stato Maggiore della Difesa, con molta lungimiranza, oggi la nota stampa del Sen. Mininno fornisce la prova tangibile, ha impresso una prima svolta positiva accogliendo la richiesta del COCER e, al contempo, predisponendo la volontà di modificare la norma in concertazione per fare in modo che anche le Forze Armate vengano trattate come le Forze di Polizia.

Nonostante lo sforzo del COCER, la visione poco sindacale di alcuni delegati ha screditato, agli occhi del personale militare, l’iniziativa della Rappresentanza del COMPARTO DIFESA.

INTANTO LO STANZIAMENTO AD HOC DI 35 MILIONI PER LE FORZE DI POLIZIA È LA DIMOSTRAZIONE CHE:

1) LA VIA INTRAPRESA DAL COCER COMPARTO DIFESA È CORRETTA. CON LA CONCERTAZIONE SI SISTEMERÀ DEFINITIVAMENTE LA FACCENDA E L’INVITO RIVOLTO DALLO STATO MAGGIORE DIFESA AGLI STATI MAGGIORI DI FORZA ARMATA AD AMPLIARE LE RICHIESTE DEL COCER, È L’INIZIO DI UNA PARTITA CHE ALTRIMENTI NON SI SAREBBE MAI GIOCATA;

2) CHI HA SCREDITATO IL LAVORO DEL COCER, ORA DOVRÀ SPIEGARE AI COLLEGHI COME MAI IL PERSONALE DELLE FORZE DI POLIZIA PORTERÀ PIÙ SOLDI ALLE FAMIGLIE E AI LORO FIGLI A DIFFERENZA DI QUELLO DELLE FORZE ARMATE. NOI LO ABBIAMO FATTO CON QUESTO POST E CON IL LAVORO DELIBERATO DAL COCER A MAGGIORANZA.

ESSERE RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE È UNA MISSIONE, NON È UN GIOCO.

LE SCELTE POCO PENSATE POSSONO DANNEGGIARE ECONOMICAMENTE IL PERSONALE E LE LORO FAMIGLIE.

Pasquale Fico
Francesco Gentile
Antonino Duca

 

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