Roma, 17 ott 2020 – Il SIULM interroga lo Stato Maggiore Aeronautica sulle recenti disposizioni anti-covid. E SIAMO ANCORA QUA… EHH GIA’…… Cantava un noto Rocker italiano……. Purtroppo, siamo ancora qui, a parlare delle attività svolte dall’Aeronautica Militare durante questa pandemia che, giorno dopo giorno, prende sempre più le caratteristiche di un elevatissimo rischio per la tutela della salute di tutto il personale e delle loro famiglie.
Infatti, sembra che per i vertici dell’Arma Azzurra la cosa non sia proprio così grave.
Ci giungono segnalazioni da diversi Enti, soprattutto da quelli in cui si configura la maggiore attività operativa ed in particolare dove si svolge l’attività di manutenzione, in cui si evidenzia la preoccupazione del personale per la percentuale di presenze che sfiora il 100%.
Per assurdo, da altrettanti Enti, ci informano che spesso i Comandanti di Gruppo, comandano i propri subalterni che svolgono servizi articolati su turni di rientrare per effettuare OBBLIGATORIAMENTE attività di CFI. Ci sembra assurdo che mentre in tutta la Nazione torna a prendere piede un elevato rischio di contagio e trasmissibilità del ben noto virus COVID-19, si obblighi il personale a movimentazioni non necessarie per effettuare briefing ed addestramenti che sicuramente potrebbero essere effettuati in tempi più “permissivi”.
La scrivente Associazione Sindacale ritiene che sarebbe molto più utile non obbligare ad attività di CFI il personale che viene impiegato per attività esercitative e quindi destinare le risorse in favore di coloro che per necessità operative devono obbligatoriamente essere in presenza per assolvere al compito che abbiamo giurato di assolvere.
Chiediamo, infine, che le attività non essenziali vengano procrastinate a tempi più favorevoli, al fine di ridurre le presenze al personale essenziale ad assolvere le esigenze operative, garantendo la presenza del 50% (al massimo) di quello che ancora oggi è il bene più prezioso, il personale che da sempre si è distinto per professionalità e serietà sia in Italia che fuori dai confini nazionali.
Tutto ciò, non solo in forza di un naturale buon senso, ma anche e soprattutto per dare effettivo rilievo a quello che la Direzione Generale per il Personale Militare ha disposto con lettera M_D GMIL REG2020 0394240 del 15/10/2020; Ci rifiutiamo anche solo di pensare che quella disposizione siano solo belle parole a cui non debbano seguire importanti azioni a tutela del personale militare.
Inoltre, come sindacato del personale chiediamo al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica che vengano previsti, da fondi interni al Ministero Difesa, maggiori stanziamenti di natura economica specifici per il personale che con spirito di servizio ed abnegazione svolgerà attività in presenza, dovuta alla necessaria operatività, presso gli Enti operativi e non.
SINDACATO SIULM