RIDUZIONE QUADRI MILITARI / Legge 244/12, quanto ancora dovremo attendere? La tanto attesa applicazione dell’ARQ per il personale militare non dirigente non e’ ancora partita! Come mai? Se lo chiede il Sindacato Militare SIULM

Roma, 23 ott 2020 – DAL SIULM: Legge 244/12, quanto ancora dovremo attendere? Un’altra sfilata filosofica è avvenuta presso le aule parlamentari, i vertici militari sono tutti concordi nella necessità di svecchiamento del personale in servizio e se una volta tali tematiche facevano sperare in riforme e strumenti che agevolassero l’uscita del personale, oggi spaventano.

Purtroppo la storia ci ha insegnato che quando altri sedevano sulle sedie che contano e rappresentavano le stesse problematiche, che anche in questi giorni abbiamo ascoltato, cosa è accaduto?

Si è ridotto il personale da 190.000 a 170.000; poi a 150.000 con la legge 244/12, la stessa legge prevedeva uno strumento di uscita che mai è stato attuato, la famosa A.R.Q. (aspettativa per riduzione dei quadri).

Non fu un invenzione del momento, era ed è semplicemente la copia di quello che avviene da decenni per i dirigenti delle FF.AA., gli addetti ai lavori sanno bene che ogni anno la direzione del personale emana un decreto che stabilisce un certo numero di colonelli che passano in tale posizione di servizio.

Ormai, è da anni che il personale aspetta che lo Stato Maggiore della Difesa produca il piano triennale a scorrimento e il successivo decreto per l’A.R.Q. anche per il personale non dirigente. Non c’è bisogno di un nuovo veicolo normativo, basta rileggere e studiare la legge 244/12 dalla quale fin’ora si sono presi solo gli aspetti negativi.

Oggi la situazione è ancora più grave del 2001., Infatti la diminuzione del personale e i mancati arruolamenti hanno comportato un ulteriore invecchiamento a fronte di carichi di lavoro più alti.

Il personale non dirigente delle F.A. è allo stremo e nessuno ci ascolta, questa nostra situazione evidenzia ancora una volta la necessità di avere una voce che parli a nome di tutti. Nel tempo le varie corporazioni hanno fatto pressioni sulla politica affinché venissero tutelati interessi delle categorie rappresentate, purtroppo il personale non dirigente delle FF.AA. non ha nessuno che parli per loro ed è proprio per questo che il SIULM si è costituito e la politica deve fare presto a deliberare la legge per i sindacati militari.

Bisogna fare presto, bisogna fare in fretta. Bisogna evitare di portare il personale al collasso operativo dovuto a stanchezza e demoralizzazione, da oltre 30 anni si tira avanti supplendo, con la propria volontà, l’orgoglio e l’attaccamento alla Bandiera, a carenze di personale di mezzi ed equipaggiamenti.

Ogni giorno tra il personale avanza l’insoddisfazione e la paura di vedere la fine dal servizio attivo sempre più lontana e con una pensione ridotta al lumicino.
Piuttosto che costruire filosofia avulsa da sostanza , sarebbe più concreto farsi qualche domanda, approfondire l’ingerenza di fattori che demonizzano e mortificano la situazione del comparto. Forse è l’ora di sopprimere utopiche filosofie e tentare di concretizzare in maniera adeguata certezze per la categoria.

SIULM

 

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