Roma, 17 nov 2020 – Davanti al Tribunale di Verona è iniziato il processo a un militare accusato di aver sabotato una nave della Marina, la Gorgona, con l’obiettivo di non partire per una missione nel Mediterraneo. I fatti risalgono a gennaio 2019.
L’imputato, un sottocapo di terza classe della Marina, dovrà difendersi dall’accusa di distruzione o sabotaggio di opere militari pluriaggravata. Svolgeva le mansioni di motorista. Il dibattimento al Tribunale Militare del capoluogo è stato aggiornato al gennaio dell’anno prossimo.
Secondo l’accusa, la nave avrebbe subito un danno di oltre 30.000 euro, ed è stata costretta a rimanere ferma nell’Arsenale di La Spezia per circa 5 mesi, con il conseguente annullamento delle operazioni militari programmate.
Il militare, secondo l’accusa, si sarebbe introdotto nella sala macchine e, dopo aver sollevato una griglia calpestabile e averne messo fuori uso i fissaggi, avrebbe aperto il portello di ispezione centrale del «riduttore di dritta» gettando all’interno perni, bulloni e altri pezzi metallici. Per il reato di sabotaggio la pena va da 8 a 24 anni di reclusione.