Roma, 18 nov 2020 – Condannati dalla Corte dei Conti un Ufficiale dell’Aeronautica Militare e i due dipendenti civili del Ministero della Difesa ritenuti il motore di un’organizzazione criminale impegnata a fare affari inquinando gli appalti dell’Arma Azzurra, a partire da quelli per l’aeroporto di Pratica di Mare, dovranno risarcire oltre un milione di euro.
Le indagini partono dall’inchiesta della Procura di Velletri, culminata nel 2015 con otto arresti, tra cui quelli degli attuali condannati, ipotizzando che fosse stata costituita un’associazione per delinquere impegnata nei reati di turbativa d’asta, falso materiale, introduzione clandestina in luoghi militari e corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Per gli inquirenti sarebbero state alterate, tra il 2012 e il 2015, diverse gare di appalto, tutte riguardanti opere di manutenzione ordinaria o straordinaria di edifici adibiti a vari usi ed ubicati presso le basi di Capodichino, Centocelle, Pratica di Mare, Vigna di Valle e Guidonia.