Roma, 29 nov 2020 – «Il generale Niglio fu ucciso». Sono parole prorompenti quelle pronunciate dal collaboratore di giustizia siciliano Pietro Riggio ai pm di Caltanissetta. Secondo il pentito, dunque, l’ufficiale dell’Arma morto a causa di un incidente stradale il 9 maggio del 2004 e molto amato in Calabria, in realtà non morì per un mero sinistro stradale lungo l’autostrada Catania-Palermo, ma per una strategia omicida ben pianificata.
Pietro Riggio, come riporta Repubblica, ha riferito ai pm di aver appreso da Giovanni Peluso, in passato agente di polizia in odore di servizi segreti deviati che «il generale dei carabinieri, Gennaro Niglio, morto in un incidente stradale, in realtà era stato ucciso. Era un uomo rigoroso, Niglio. Stava accertando i rapporti opachi tra alcuni appartenenti all’Arma e personaggi politici».