Roma, 1 dic 2020 – Il senatore Claudio Barbaro (ex Lega, oggi Gruppo misto) ha depositato in Parlamento un ddl per consentire agli operatori delle forze dell’ordine di acquistare un’arma alternativa rispetto a quella d’ordinanza e portarla addosso senza licenza di porto d’armi, così come è già consentito ai magistrati, ai vertici di polizia e ad altre figure identificate dall’articolo 73 del regolamento di esecuzione al Tulps.
“I soggetti che possono portare seco armi da fuoco senza licenza”, si legge nella relazione introduttiva al Ddl, “sono coloro che ricoprono gli uffici di Capo della Polizia, Prefetti, Vice Prefetti, ispettori provinciali amministrativi, Ufficiali di Pubblica Sicurezza, Pretori e Magistrati addetti al pubblico ministero o all’ufficio di istruzione; i semplici agenti di pubblica sicurezza, invece, possono portare l’arma anche quando non sono in servizio ed in abiti civili, ma, ai sensi del secondo comma del citato articolo, senza licenza ciò più avvenire solo con “le armi di cui sono muniti, a termini dei rispettivi regolamenti”.
In sostanza, essi possono portare, senza licenza, solo le armi di ordinanza. È ormai maturo il tempo”, scrive il Senatore, “di modificare queste disposizioni, entrate in vigore in tutt’altro periodo storico, e quindi superare questi differenti trattamenti, che non hanno ragione di esistere in una democrazia compiuta e in un sistema che arruola le proprie Forze di polizia con criteri molto selettivi e richiedenti la massima professionalità: il presente disegno di legge, quindi, intende estendere il diritto, al pari delle citate categorie del primo comma dell’articolo 73 del Regio Decreto n. 635 del 1940, di comprare senza licenza un’arma da fuoco e quindi la facoltà di portarla con sé a ogni agente di Pubblica Sicurezza.
Tale necessità è stata più volte sollecitata dalle rappresentanze degli agenti di polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, principalmente per la ragione che l’arma da fianco di ordinanza che viene fornita dallo Stato agli agenti è una pistola di grosse dimensioni e pesante, conseguentemente di scarsa occultabilità, specialmente con abiti estivi.
Vale la pena sottolineare che allorquando l’arma, ancorché nascosta, è visibile e individuabile, essa diventa un pericolo per il portatore che può essere esposto al furto o alla rapina della stessa: paradossalmente ciò diventa una occasione di pericolo, oltre che di panico e allarme sociale, anziché un modo per implementare la sicurezza degli agenti e degli stessi cittadini. L’episodio recente dell’omicidio del carabiniere Mario Rega Cerciello dovrebbe fare riflettere: il militare è andato disarmato all’appuntamento con la morte, perché, come è molto frequente fra carabinieri e agenti di polizia quando essi operano in borghese, ha deciso di non portare con sé la pistola d’ordinanza, ritenuta troppo grande, vistosa e pesante.
IL TESTO DEL Ddl e’ DISPONIBILE QUI>>>>>
Basterebbe anche fornire le FFPP di una seconda arma di ordinanza di misura e occultabilita’ adatta ai servizi in borghese, se non a tutti ma almeno una quantita’ a disposizione per tali servizi. Far acquistare armi ai singoli con denaro personale, mi sembra alquanto improponibile se non totalmente ingiusto. Il servizio in borghese viene COMANDATO e quindi deve essere previsto con dotazioni di Stato e non continuare a sfruttare economicamente il personale.
Sarebbe ora che, questa norma obsoleta venisse cambiata. Assurdo che allo stato attuale solo coloro che rivestono la qualifica di Ufficiali di P.S., Prefetti, Questori, Prefetti, Magistrati etc. Quest’ultimi senza alcuna abilitazione all’uso delle armi, in ragione dello status giuridico posso acquistare e portare a seguito qualsiasi tipo di arma senza licenza mentre, noi poveri Agenti di P.S. che siamo in prima linea, a contatto con soggetti di ogni risma sociale, impegnati in ognia attivita di Pollizia sul territorio, non possiamo andare armati ad eccezione della sola arna d’ordinaza che, pur essendo un’arma ottimale ma troppo pesante e voluminosa, difficile da occultare, francamente è incocepibile. Se noi tutti Agenti di P.S. avessimo questa possibilità sicuramente sul territorio ci sarebbero molti più oeratori delle forze dell’Ordine armati, pronti a fronteggiare qualsiasi evenienza. Putroppo in particolare in periodi caldi dell’anno siamo costretti ad andare disarmati perchè credetemi a lungo andare portare a seguito un peso simile comporta problemi è di sicurezza personale, esposti ad aggressione e rapine perchè puoi noscoderla come vuoi si nota comunque. Molti di noi aspettano questa nuova norma come una manna dal cielo. E sarebbe ora. I signori Ufficiali e funzionari stanno in ufficio. Noi! siamo che stiamo in prima linea non loro. Benvennga la modifica al TULPS. Grazie al sig. Senatore Claudio Barbaro. Grazie e Buon lavoro. Brig. CC Antonio Formicola
Segnalo che prima di questo disegno di legge risultano essere state presentate altre quattro analoghe precedenti proposte, nessuna delle quali, al momento, è stata ancora discussa:
1) disegno di legge 1877 del 2015;
2) proposta di legge 4233 del 2017;
3) proposta di legge 1243 del 2018;
4) disegno di legge 1499 del 2019.
Ritengo del tutto insensato non consentire agli agenti di ps di portare, fuori dal servizio, una pistola più idonea al porto dissimulato in abiti civili. Si tratta del retaggio di antiche norme, quando il paese era sotto un regime totalitario. Il pericolo concreto del terrorismo di matrice islamista, la delinquenza sempre più spregiudicata , impone agli agenti delle FFOO di reagire alle minacce che possono mettere in pericolo l’altrui e la propria incolumità. È anche importante ribadire che gli operatori di polizia sono obbligati ad intervenire, qualora presenti alla commissione di reati, anche se liberi dal servizio. La scelta di dotare i militi della Beretta serie 92 è funzionale al porto in uniforme, essa non si presta all’occultamento. In borghese. Eppure, nonostante i tragici fatti di cronaca recenti, nulla si muove, si rimane caparbiamente ancorati alle leggi degli anni trenta, negando sistematicamente il porto d’armi agli agenti che lo richiedono. Dicono che l’arma d’ordinanza soddisfa egregiamente la necessità di autodifesa. E grazie…