Roma, 8 dic 2020 – Il Consiglio di Stato ha riconosciuto il ricalcolo del trattamento di fine servizio, ai fini pensionistici e previdenziali, a favore di tutto il personale del comparto Difesa e Sicurezza, includendo sei scatti di aumenti periodici nel computo generale dell’assegno di quiescenza e nel trattamento di fine rapporto. La disposizione si applica quando la cessazione del servizio sia avvenuto per raggiungimento del limite di età, per la permanente inabilità al servizio, per decesso, oppure a domanda qualora al momento dell’inoltro della domanda siano stati compiuti 55 anni di età e almeno 35 anni di contributo. La notizia e’ stata data anche da Antonio Galizia, Carabiniere in pensione, al portale web giovinazzolive.it – Leggi tutta la notizia cliccando qui >>>
Anche su questo argomento l’INPS fa orecchie da mercante, come per l’art. 54 sul ricalcolo della pensione. Bisogna andare in sentenza, o che il Legislatore cambi la legge o imponga il riconoscimento (cose quest’ultime sicuramente non praticate).
… a questo punto cosa cambia se uno a 55 o 54 anni al momento della quiescenza di età, sempre di cessazione anticipata si tratta, o è una colpa essersi arruolati a 17 anni?
Io credo che questo art. 54 è una bella truffa per tutti quelli che siamo andati in pensione con i 35 anni di servizio e 54 anni di età, obbligandoci per tutto il periodo in servizio a versare questa trattenuta senza poterne usufruire ai fini pensionistici a questo punto bisogna armarsi di santa pazienza è rivolgersi ad un legale per denunciarli per truffa, scusate lo sfogo buona serata a tutti.
Concordo pienamente con i precedenti commenti…cosa cambia andare in pensione a 54 o 55 anni?…solite clausole inspiegabili…anziché invece premiare chi si è arruolato a 17 anni