Roma, 9 dic 2020 – Erano tutti accusati di aver intascato tangenti, ma c’è chi può tornare in servizio e chi no. È l’ultimo capitolo legato alle inchieste giudiziarie sulla tangentopoli della Marina militare, ma questa volta scritto dai giudici dei tribunali amministrativi.
Sono infatti tornati a indossare la divisa due ufficiali della ancora sotto processo con l’accusa di aver preteso denaro dagli imprenditori dell’indotto. Nonostante le accuse pesantissime e in alcuni casi persino le ammissioni degli stessi militari, il Tar di Lecce ha accolto la loro richiesta di tornare in servizio.
I due capitani di fregata erano stati sospesi dal servizio dopo il loro arresto nella prima inchiesta sulla tangentopoli nella base militare di Taranto nata dopo l’arresto di un altro ufficiale della Marina condannato alla fine dell’abbreviato a 8 anni di carcere a settembre 2019.
Le accuse mosse dal procuratore aggiunto che aveva coordinato l’indagine dei Carabinieri erano di aver costituito un sistema che imponeva agli imprenditori locali il pagamento di un pizzo pari al 10 percento dell’importo dell’appalto per ottenere in cambio la regolare liquidazione delle fatture. Un pizzo che per i magistrati era paragonabile a quello imposto dalla malavita organizzata.
Bello schifo! Gente così è un disonore per la divisa!
Siamo in Italia ,il paese dei balocchi