Roma, 10 dic 2020 – DICIAMO SUBITO CHE NON SIAMO ASSOLUTAMENTE CONTRO GLI SCIOPERI QUALE STRUMENTO DI PRESSIONE SUI GOVERNI, PER RISOLVERE LE CONTROVERSIE, COMPRESI GLI AUMENTI STIPENDIALI. Ma scioperare oggi in piena emergenza sanitaria ed economica di tutto il nostro Paese, e non solo, per chiedere piu’ soldi di aumento, rispetto a quelli gia’ stanziati (si parla di circa 80 – 120 euro lordi mensili) e in linea con il precedente aumento del periodo 2016/18, credo che sia anacronistico, antipopolare e sbagliato. E che e’ sbagliato lo dimostra anche la pochissima adesione allo sciopero, a conferma che i dipendenti statali sanno usare la testa:
“La Funzione Pubblica, nello specifico, evidenzia un’astensione di poco superiore al 4%. Si tratta di 21 mila lavoratori su 606 mila rappresentati dalle amministrazioni che hanno comunicato i dati tramite procedura Gepas. Un numero piuttosto inferiore rispetto ai dati di adesione dell’ultimo sciopero del Pubblico Impiego del 2008, quando si assentarono dal lavoro il 13% degli statali”.
Scioperiamo oggi dove in moltissimi non lavorano o sono in cassa integrazione, o in lista per un prossimo licenziamento (per ora sono bloccati, ma quanto durera’ il blocco?), dove i dipendenti dei negozi e ristoranti la sera chiudono e non lavorano, dove molte partite iva chiudono e lasciano a casa i dipendenti; dove lo Stato sta elargendo miliardi di euro per sostenere le persone, le imprese e i commercianti in vera e pesante crisi economica, dove non si vede ancora la luce della fine della pandemia (c’e’ chi parla di quasi 1 anno ancora, e se va tutto bene) e NOI dipendenti statali, garantiti in tutto e per tutto ce ne freghiamo di tutto cio’ e chiediamo senza vergogna altri soldi in piu’ (ripeto, rispetto a quelli gia’ stanziati) che in questa fase economica soldi in piu’ rispetto allo stanziamento NON ci sono!
Le parole del Ministro della Funzione Pubblica sono state queste:
Fabiana Dadone: «I dipendenti pubblici io li voglio difendere coi fatti, non con slogan o bandiere» spiega il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone. Che a poche ore dall’incontro coi sindacati sul rinnovo del contratto tiene il punto sugli aumenti («abbiamo stanziato un miliardo in più della precedente tornata (2016/18 ndr.) e ribatte punto per punto alle critiche dei sindacati su smart working, assunzioni e precari.
LE CRITICHE ARRIVANO ANCHE DAI GIORNALI.
IL FOGLIO: L’insensato sciopero degli statali. I lavoratori del pubblico non si meritano un sindacato fuori dal mondo. Più di tre milioni di lavoratori statali oggi (ieri 9/12/2020 ndr) sono chiamati a scioperare dai sindacati, per protestare per il ritardo nel rinnovo dei contratti, cioè per rivendicazioni salariali. Arriveranno poi le dichiarazioni trionfalistiche delle confederazioni sull’altissima adesione allo sciopero, vera o falsa che sia. Di che cosa si vanteranno i sindacati? Di aver fermato per un giorno un apparato pubblico che già accumula ritardi impressionanti, per dare una retribuzione maggiore a lavoratori… L’articolo completo lo puoi finire di leggere qui >>>