Roma, 13 dic 2020 – Nel Karate parti del corpo devono essere abituate, per quanto possibile, a ricevere colpi e una o più parti del corpo devono essere condizionate all’impatto, ovvero a colpire, a rompere… a fratturare attraverso un continuo e costante indurimento di quegli arti che verranno usati come armi di difesa e di attacco.
Una capacità fondamentale per ottenere questo risultato è la generazione di una potenza esplosiva, tipica del karate e di solo alcune altre discipline estremo-orientali, detta kimè, ovvero quella capacità di contrazione improvvisa di tutti i muscoli e tendini del corpo al momento dell’impatto sul bersaglio, aumentando in tal modo la potenza del colpo stesso incrementandone l’effetto devastante.
L’ addestramento invernale di 30 giorni nel mese più freddo dell’anno e nelle ore più fredde della giornata, l’addestramento estivo di 30 giorni nel mese più caldo dell’anno e nelle ore più calde della giornata. Questo non può essere ovviamente praticabile da parte di una unità militare impegnata in attività operativa, e quindi con limitatissimo tempo a disposizione da dedicare a tutte quelle attività…..