Roma, 14 dic 2020 – L’inchiesta sui fatti avvenuti nella caserma dei carabinieri Levante di Piacenza è arrivata davanti al giudice. Al tribunale della città emiliana si è aperta la prima udienza davanti al gup per chi ha scelto il rito abbreviato.
L’udienza è stata rinviata al 18 gennaio. Il gup Fiammetta Modica si è riservata la decisione sulle 11 richieste di costituzione di parte civile presentate in apertura. È stato anche confermato che la prossima udienza si svolgerà, per esigenze di sicurezza sanitaria, in uno dei padiglioni di Piacenza Expo in ragione delle tante parti in causa in questa vicenda che dovranno presenziare.
“Noi ci siamo costituiti per tutelare l’immagine dell’Arma, ma vogliamo soprattutto rivendicare e dimostrare che l’assenza del sindacato, fino ad oggi, ha contribuito a creare queste situazioni, che magari potevano essere rilevate prima”, è il commento all’Ansa di Massimiliano Zetti, segretario generale del Nuovo sindacato carabinieri (Nsc) alla richiesta di costituzione di parte civile su cui deve pronunciarsi il Gup di Piacenza nell’udienza a carico degli ex militari della stazione Levante, arrestati la scorsa estate per gravi reati. “Come sindacato stiamo facendo una battaglia sul ‘whistleblowing’. Anche a Piacenza c’era una persona che era la ‘mela sana’, un collega che avrebbe potuto riferire quello che stava succedendo, purtroppo quando c’è un sistema del genere è difficile”, aggiunge Zetti. L’articolo completo lo puoi leggere sull’ANSA, clicca qui >>>