Roma, 17 dic 2020 – Di seguito la lettera che il SI.NA.FI. ha inoltrato tramite PEC al Comando Generale della Guardia di Finanza; al VI Reparto – Affari Giuridici e Legislativi; all’Ufficio Relazioni con Organismi di Rappresentanza e Associazioni Sindacali – Sezione Relazioni Sindacali e ai Comandanti Regionali ed Equiparati della GdF.
Pregiatissimi,
la scrivente Organizzazione Sindacale ritiene doveroso parteciparVi una serie di segnalazioni inerenti l’attuazione delle misure di contenimento e profilassi anti Covid in diverse realtà territoriali.
Siamo ben consci che le questioni da affrontare siano caratterizzate e influenzate da molteplici fattori e difficoltà, così come conosciamo tutti l’impegno costante e attento messo in campo dall’Amministrazione e catalizzato intorno al perseguimento del massimo contenimento della diffusione del coronavirus Sars CoV-2, ma continuiamo a registrare approcci non propriamente adeguati al quadro esigenziale.
Purtuttavia, integrando quanto già partecipato con la pregressa corrispondenza avente medesime finalità (per lo più riguardanti i plessi dell’Amministrazione nel loro insieme, gli automezzi, le unità navali, gli aeromobili, l’incentivo allo svolgimento delle prestazioni lavorative e della didattica in modalità alternative e compatibili con l’emergenza sanitaria in atto, etc.), è nostra intenzione porre l’accento sulla necessità di intervenire in presenza di contagi – nel modo più celere possibile – sui luoghi comuni di aggregazione del personale.
Ci riferiamo, nel dettaglio, alle sale mensa, ai locali adibiti a bar e sale convegno, a quelli che ospitano distributori automatici di snack e bevande, et similia. Tutti luoghi frequentati, per la loro peculiarità, da un numero elevato di personale e, quindi a maggior rischio di trasmissione del contagio.
In situazioni straordinarie (proprio come quella che stiamo vivendo), siamo tutti concordi nel ritenere che occorrano strategie e azioni altrettanto straordinarie quanto a efficacia e tempestività, sfruttando appieno gli strumenti messi appositamente a disposizione dalla normativa emergenziale.
Più nel concreto, la scrivente Organizzazione Sindacale è del parere che sia necessario monitorare, rafforzare ed attuare adeguatamente e proporzionalmente le azioni e le attività di prevenzione e d’intervento in caso di contagio accertato, quantomeno nei suddetti ambienti, mediante:
- l’interdizione immediata dei luoghi sopra elencati onde evitare il pericolo concreto di ulteriori contaminazioni, fino al momento della sanificazione;
- l’attuazione della conseguente e tempestiva sanificazione dei citati spazi comuni e di eventuali mezzi utilizzati;
Al medesimo scopo di utilità comune, è appena il caso di evidenziare l’importanza del potenziamento e immediata attuazione delle misure volte alla più rapida e dettagliata assunzione delle pertinenti informazioni, intervistando direttamente il personale contagiato, nell’ambito e in conformità a quanto raccomandato dalle Autorità sanitarie e dalla Comunità scientifica, favorendo il modello ormai consolidato (testare, tracciare e trattare).
Previsione, che non sempre risulta svolta con capillarità e tempestività. La lettera del SINAFI continua sul loro portale web, clicca qui >>>