Roma, 30 dic 2020 – UN CAMBIO DI STATUS, UNA FORZATURA, CHE ANCORA FA DISCUTERE. Quella che i 7.200 appartenenti al Corpo interessati dalla riforma Madia hanno definito una “militarizzazione forzata” è stata giudicata come una violazione dei loro diritti sindacali e di sciopero. La questione torna alla ribalta di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) a seguito del ricorso di due ex forestali lombardi ed ex dirigenti del sindacato Sapaf. Scrive l’avvocatura: “Il governo italiano riconosce che i ricorrenti hanno subito la violazione dell’articolo 11 della Convenzione”. L’articolo completo lo trovi su IlFattoQuotidiano,.it, clicca qui >>>
