Roma, 30 dic 2020 – Intervista all’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Camporini, dal sito notiziegeopolitiche.net
Generale Camporini, recentemente si è sentito parlare di “Dottrina Macron”. Cosa c’è di concreto in questa visione francofona riguardante le questioni delle politiche di difesa comunitarie?
“Direi che questa è l’interpretazione più ragionevole, non c’è nulla di nuovo. In Francia questo tipo di approccio è stato sempre perseguito con molta coerenza da tutti coloro che sono stati al vertice; possiamo fare il nome di De Gaulle, ma non solo lui. Sarkozy perseguiva la stessa cosa, Macron è in questa linea, lo fa con molta intelligenza perché Macron è persona di grandissimo spessore.
La sua intervista è per certi versi mirabile, nel senso che da la visione di un futuro che un vero statista può avere, figura che manca in molti paesi occidentali. Purtroppo è in qualche modo viziata da questo franco-centrismo che per certi versi è anche giustificato; nel senso che in tutta l’Unione Europea oggi non c’è nessun paese che abbia una visione strategica.
Tutti quanti si stanno barcamenando per la gestione del contingente, ma non guardano al futuro e a che cosa bisogna fare. É chiaro che la visione di Macron può in qualche modo urtare le suscettibilità degli altri paesi europei che in qualche modo possono avvertire con un certo fastidio questa volontà francese di essere al centro degli sviluppi futuri.
É un dato di fatto, io non lo so se questo possa aiutare o ostacolare il processo di integrazione; è chiaro che se la Francia facesse, non dico un atto di umiltà, ma non sbandierasse in questo modo così plateale alcune sue positive caratteristiche, forse sarebbe più facile trovare un compromesso in cui gli interessi di tutti quanti possano essere salvaguardati“.