Roma, 10 gen 2021 – Il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali – lo dice gia’ la sigla FESI – serve per compensare il personale sotto il profilo dell’efficienza, la produttivita’ e la meritocrazia, con una maggiore ricaduta positiva su ogni singola Istituzione interessata. Ogni anno vengono stabiliti dei parametri per calcolare l’importo da corrispondere ad una certa categoria, grado, mansione e reparto di appartenenza (Enti Centrali, Citta’ Metropolitane, ecc..).
Negli ultimi anni, grazie agli sforzi dei Delegati del Co.ce.r. e dei Rappresentanti dei Sindacati, abbiamo visto incrementare la quota percepita in busta paga, raddoppiata con il fesi 2019, percepito nell’anno 2020. Sara’ per tutti gli anni cosi’? Penso sia difficile, perche’ per l’anno 2019 sono stati fatti confluire nel FESI gli stanziamenti economici 2019 non utilizzati per il rinnovo del contratto di lavoro (2019/21). Soldi che poi mancheranno sicuramente sul calcolo degli arretrati del prossimo contratto di lavoro 2019/21, tutt’ora in discussione.
Direi che la strada da perseguire sia quella di destinare maggiori risorse economiche VERE arrivando a percepire un FESI di importo uguale ad uno stipendio medio annuo netto. E’ sottinteso che arrivare ad un simile beneficio richiede anche un impegno di tutti per l’efficienza dell’Istituzione rappresentata.
Si potrebbe anche prevedere di non tassare il FESI; ma poi questa scelta non comporta nessuna miglioria per il futuro calcolo pensionistico; e poi bisogna vedere se il politico di turno/legislatore e’ d’accordo!
QUESTO CHE SEGUE E’ L’ACCORDO PROVVISORIO STIPULATO DALLA POLIZIA PENITENZIARIA, file in formato PDF, scaricabile dal sito del Sindacato SAPPE, clicca qui >>>
Per le Forze Armate ancora non c’e’ nessun documento sul FESI 2020. E’ bene iniziare presto per percepirlo prima.