Roma, 21 gen 2023 – CERTAMENTE L’INSTABILITA’ GOVERNATIVA E PARLAMENTARE NON GIOVA SICURAMENTE AGLI INTERESSI SIA DEI CITTADINI CHE DI COLORO CHE LAVORANO SOTTO LO STATO; IN PARTICOLAR MODO PER COLORO CHE DEVONO TUTELARE LA SICUREZZA E LA DIFESA DELLO STATO. Il personale del Comparto Difesa/Sicurezza e Soccorso Pubblico, attendono il rinnovo del contratto di lavoro, con la speranza anche di rivedere ormai anche altri istituti che compongono la busta paga, quali ad esempio, l’assegno di funzione e l’indennita’ operativa, ferme ormai da decenni, se non da un ventennio. Segue Agenzia di stampa. (Adnkronos). “E’ tempo di costruttori e certamente lo spettacolo complessivamente offerto dal Parlamento in questi giorni non rispecchia il Paese vero, quello fatto da lavoratrici e lavoratori, come quelli della sicurezza, che ogni giorno sono in prima linea per tutelare i cittadini e che da oltre 750 giorni aspettano il sacrosanto rinnovo del contratto di lavoro.
La nostra pazienza ha un limite.
Senza indugio il governo faccia ripartire i tavoli di contrattazione per chiudere prima possibile una partita che da troppo tempo non viene giocata”.
Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del Sindacato di Polizia SILP Cgil.
“Sono 3 le questioni urgenti e indifferibili – spiega Tissone – sulle quali il governo deve dare immediata risposta alle poliziotte e ai poliziotti: oltre al contratto, infatti, c’è il tema delle vaccinazioni legate al coronavirus.
Benissimo che i primi immunizzati siano stati medici e infermieri, ma la nostra categoria, che si trova in prima linea e conta ad oggi quasi 7.000 operatori positivi al virus dall’inizio della pandemia e 8 colleghi morti a causa del Covid-19, non può aspettare oltre per essere vaccinata”.
“Altra questione è quella delle assunzioni: bene che siano in partenza alcuni corsi agenti, pur inizialmente in modalità e-learning, ma c’è un gap da recuperare, quello del 2020, che ha lasciato in sofferenza questure, uffici e reparti a fronte della crescita dei pensionamenti.
Rinnoviamo quindi – conclude Tissone – la richiesta di un piano straordinario di assunzioni in Polizia. Basta rinvii. Vogliamo fatti”. (Adnkronos)
Come sempre i servitori dello stato polizia, carabinieri e GdF ecc. Sono state le categorie non tenute in considerazione ai fini retributivi, mentre altre categorie dello stato, in particolar modo gli insegnanti, sono stati previlegiata nei loro stipendi. Questa categoria non certo esercita un lavoro gravoso, certamente non fa i turni di notte, ho lavora sotto le intemperie metereologiche, non soggetti a trasferimenti continui salvo le eccezioni. Concludo dicendo date alle nostre forze dell’ordine, per il loro sacrifici giornalieri, uno stipendio equo per vivere decorosa ente, in questo, i sacrifici sono anche le loro famiglie che subiscono la stessa situazione precaria, specie se vivono come i carabinieri nei piccoli paesi, dove i figli dopo le scuole dell’obbligo, devono fare i pendolari per arrivare nelle scuole superiori e universitarie, ciò comporta nel baget famigliare delle spese eccessive.