Roma, 25 gen 2021 – Trent’anni fa, nella notte fra il 17 e il 18 gennaio del 1991, durante la prima guerra del Golfo, un aereo cacciabombardiere Tornado dell’aeronautica militare italiana fu abbattuto dalla contraerea irachena.
I membri dell’equipaggio – il pilota, maggiore Gianmarco Bellini, e il navigatore, capitano Maurizio Cocciolone – furono fatti prigionieri. L’aereo abbattuto era uno degli otto cacciabombardieri che facevano parte del contingente italiano dell’operazione “Desert Storm” (Tempesta nel Deserto), composta da 35 paesi e guidata dagli Stati Uniti, che aveva lo scopo militare di ripristinare la sovranità dell’emirato del Kuwait che era stato invaso e annesso all’Iraq nell’agosto del 1990.