Roma, 28 gen 2021 – Oggi, 28 gennaio, si è celebrata davanti al Tribunale di Piacenza, in composizione Collegiale, Presidente Stefano Brusati, la seconda udienza del procedimento penale che vede imputato l’appuntato scelto dei Carabinieri A. E. in servizio alla Stazione CC “Levante” all’epoca dei fatti contestati dalla Procura piacentina. A scioglimento della riserva assunta nel corso della precedente udienza del 17 dicembre 2020 il Tribunale ha ammesso la costituzione di parte civile del PDM.

Lo scorso 18 gennaio, sempre a Piacenza, il PDM, rappresentato dall’avvocato Alessandra Guarini, era stato ammesso quale parte civile nel processo celebrato con rito abbreviato a carico di altri appartenenti all’Arma dei carabinieri per i medesimi fatti della caserma Levante. Con l’odenza ammissione sono quindi 8 i procedimenti a carico di militari che vedono il PDM già costituito come parte civile affinché sia ben chiaro a chiunque indossi una divisa che la legalità è, e deve essere, la via maestra per salvaguardare l’integrità etica e morale di ogni militare, quali baluardi contro azioni tanto deprecabili quanto dannose per l’efficienza e adeguatezza dell’istituzione e alle necessità della collettività che questa è chiamata a difendere.
Un particolare ringraziamento va all’avvocato Piero Santantonio che in questo processo rappresenta e difende le ragioni del PDM chiaramente rinvenibili nello Statuto e nella copiosa attività di tutela dei diritti dei militari svolta senza soluzione di continuità fin dal luglio 2009. Anche questa volta non possiamo non evidenziare l’assenza di quelle associazioni tra militari a carattere sindacale ai cui vertici siedono i delegati della Rappresentanza militare e in particolare del Cocer sezione Carabinieri. Lo rende noto Luca Marco Comellini Segretario politico del Partito per la tutela dei diritti dei militari – PDM.