Roma, 30 gen 2021 – AGENZIA AGI – In Italia i contagi da coronavirus sarebbero sottostimati del 50%. E’ l’allarme lanciato al governo dall’Intelligence, un’ipotesi che non viene affatto esclusa dall’Istittuto Superiore di Sanità. “Questo è possibile. Nei sistemi di sorveglianza spesso c’è una quota che può essere sottostimata dei casi che vengono normalmente diagnosticati e notificati”, ha spiegato a Radio Anch’io Paola Stefanelli, direttrice del Reparto Malattie Prevenibili da vaccino – Iss – Istituto Superiore di Sanità.
Secondo quanto riferisce Repubblica, un dossier dell’intelligence sarebbe stato recapitato al presidente del Consiglio dimissionario, Giuseppe Conte. Per gli 007, i nuovi positivi giornalieri sarebbero in realtà il 40-50 per cento in più di quelli rilevati ufficialmente. “Il totale dei contagiati è sottostimato a causa del calo del numero dei tamponi avvenuto a metà novembre 2020”, si legge nel documento.
Due gli allarmi degli analisti di cui dà notizia il quotidiano: la curva epidemiologica non sta piegando verso il basso tanto quanto attestano i bollettini diramati dal ministero della Salute; i dati al momento sono inattendibili e quindi difficili da analizzare e da usare per prendere misure adeguate di contenimento del virus.
“Osservando le terapie intensive nella parte finale dell’anno, si può dedurre che vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso la metà dicembre” continua il dossier. “Una ripresa che non è stata rilevata nè tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo”. Secondo l’intelligence, quindi, poco prima di Natale la curva è tornata a salire e la riprova sta nel fatto che i pazienti a rischio vita negli ospedali non sono diminuiti come ci si aspettava: la cifra è rimasta stabile, oscillando intorno alle 2.580 unità.
Il pasticcio statistico ruoterebbe attorno ai tamponi, secondo quanto scrive Repubblica… L’articolo dell’AGI continua qui >>>
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