Roma, 2 feb 2021 – Potrebbe essere un soldato della Prima guerra mondiale la prima persona ad aver contratto l’Hiv, il virus responsabile dell’Aids. Lo suggerisce in un testo pubblicato da Cambridge University Press Jacques Pepin, un epidemiologo dell’Università di Sherbrooke in Canada, che da anni cerca di scoprire l’origine dell’HIV umano.
“L’Aids – spiega – ha provocato oltre 33 milioni di vittime a livello globale, solo nel 2019 sono state contagiate 1,7 milioni di persone e finora si è rivelato impossibile trovare un vaccino o una cura adeguati”. Lo scienziato ricorda i risultati di studi precedenti, secondo cui il virus dell’immunodeficienza delle scimmie (SIV) potrebbe essere stato trasmesso alla specie umana nel Camerun sud-orientale all’inizio del XX secolo.
“Si tratta di un agente patogeno potenzialmente fatale per i primati – continua Pepin – ed è del tutto simile all’Hiv, con la differenza dell’ospite a cui si lega. L’ ipotesi è che il paziente zero dell’AIDS fosse un soldato della Prima guerra mondiale, costretto a cacciare gli scimpanzé a causa della denutrizione.
Il colonialismo, la fame e la prostituzione sono infatti i fattori chiave che hanno permesso la diffusione della malattia”.