COMUNICATO DEL SINDACATO AUTONOMO DEI FINANZIERI.
La sera del 23 febbraio del 2000, sulla costa a nord di Brindisi, dagli scafi dei contrabbandieri sbarcano casse di sigarette per essere caricate sui fuoristrada blindati dell’organizzazione malavitosa.
I baschi verdi con la loro Punto incrociano l’autocolonna di blindati sulla strada statale 379 che collega Brindisi a Bari. Lo scontro con la Range Rover non può che essere fatale.
I morti sono il vicebrigadiere Alberto De Falco, 33 anni, originario di Cosenza, e il finanziere scelto, Antonio Sottile, 29 anni, di Alife, in provincia di Caserta. I due militari erano sui sedili anteriori. Su quelli posteriori si trovavano il vicebrigadiere Edoardo Roscica, e l’appuntato Sandro Marras.
Il 24 febbraio La Repubblica così titolava il suo articolo: Contrabbando in Puglia un anno di sangue.
Perché in Puglia era in corso una vera e propria “guerra in tempo di pace” tra contrabbandieri e forze dell’ordine, in cui si contavano numerose vittime, tra morti e feriti, nelle forze dell’ordine, nei civili ma anche degli stessi contrabbandieri.
Una guerra impari. Da un lato un’organizzazione malavitosa forte: blindati dotati di i rostri nella parte anteriore e posteriore, macchine veloci truccate, scafi potentissimi. E l’uso di armi “improprie” come pompe idrauliche che gettavano olio per strada, i chiodi a 4 punte, i rostri della ferrovia parte anteriore e posteriore. L’articolo continua sul portale del SAF, clicca qui >>>
Roma, 24 feb 2021
.