Roma, 24 feb 2021 – L’ Arma dei Carabinieri è presente in 127 sedi diplomatiche, con 399 carabinieri a cui è affidato il compito di svolgere servizi di vigilanza e protezione. Parlano più lingue e hanno competenze in grado di dare supporto agli ambasciatori nella valutazione dei pericoli.
Le sedi più a rischio vengono rinforzate con militari della Seconda Brigata Mobile, sottoposti a un addestramento che integra le attività di scorta, vigilanza e protezione. Soldati d’élite, con un coraggio dimostrato in più occasioni, non sempre note.
A Gorizia si ricordano ancora di quando un collega a Teheran intervenne per bloccare un uomo pronto a darsi fuoco in ambasciata. O quando a San Paolo del Brasile un altro carabiniere sventò una rapina nella rappresentanza diplomatica, disarmando un evaso e consegnandolo alla polizia locale. “Angeli custodi” esperti e pronti a intervenire, come ha fatto Vittorio.
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