Roma, 10 mar 2021 – RINGIOVANIRE I DIPENDENTI STATALI CON UN CAMBIO GENERAZIONALE? Attenzione alle fregature. Uno scivolo verso la pensione che deve essere innanzitutto su base volontaria del lavoratore, e si puo’ realizzare soltanto con veri incentivi e nessuna penalizzazione. Anche se uno vuole andare via prima, gli va calcolata la pensione come se avesse lavorato con il massimo dell’eta’ prevista per il suo ordinamento e nessun’altra penalizzazione. Ma di fregature ne abbiamo viste cosi’ tante che ormai non crediamo piu’ a nessuno. Non ci rimane che leggere il testo, se mai lo realizzeranno.
Ci rimane difficile fidarsi dei politici. L”esperienza pluridecennale ci insegna di essere guardinghi! Gia’ nel 2009/2010 lo stesso Ministro e il suo Governo dell’epoca ci bloccarono tutti gli automatismi stipendiali, e non solo… E oggi ci premia?
Segue articolo di stampa su questo delicato argomento scelto per voi.
Il governo pensa a mandare prima in pensione i lavoratori pubblici: il piano è stato presentato dal ministro della Pubblica Amministrazione e ipotizza “un meccanismo volontario di incentivi all’esodo di persone vicine all’età pensionabile e con professionalità non adeguate a cogliere l’innovazione tecnologica o non più motivate a rimanere nel settore pubblico”… L’articolo continua qui >>>
Buongiorno vorrei confermare le cose dette su questo articolo ,aggiugo forze dell’ordine con età media 55anni stare dietro a delinquenti, bisogna assumere fare turn over inaccettabile lavorare per 40anni quando una volta si andava in pensione con 20 di lavoro parlo degli 90.Grazie
Lsalve ma lo scivolo e anche per dipendenti della sanita e con 62 anni e con 20 di contributi grazie
Beata a te. Quando avrai 67 anni e 25 anni di contributi forse ti daranno la minima. 2O anni sono veramente pochi anche 25 con 67 anni di eta’ sono pochi. Pensa te che le ffpp e ffaa devono avere almento 42 anni contributivi e quindi ne hai da pedalare con 62 anni e 20 di cntibuti. Al massimo a 67 anni ti daranno 600/700 euro al mese.
Ma le forze armate anche in tempi di pace non vanno in pensione con delle agevolazioni pazzesche?? Forse sarebbe più giusto aggiornare le trincee che oggi sono fatte da medici ed infermieri di Ospedale…centinaia di morti in queste ctg.Datele a loro lo scivolo. Respect
Non esageriamo i militari da secoli rischiano la vita e ci lasciano le penne oltre ad avere limitazioni nella vita privata e sempre sotto ordine di andare a morire senza esitazioni.
I medici e infermieri ci si sono ritrovati solo in questa occasione ed e’ il loro dovere quindi come colpisce gli altri puo’ colpire anche loro di dover morire per covid.
NON E’ PROPRIO LA STESSA COSA con il MILITARE che e’ comandato anche a morire.
Cara obiettività in tempo di pace i militari non rischiano proprio niente, non parliamo quindi di guerre e assalti alla baionetta…che non esistono più e anche nelle missioni militari si fanno tanti soldi, ma i morti per fortuna sono pochi…molto pochi. Ormai di questi tempi e per fortuna i militari non muoiono più, ma hanno invece agevolazioni da vera e propria casta. Se pensiamo che solo in un anno sono morti 300 medici l’ obiezione di cui sopra è semplicemente ridicola fuori tempo e fuori luogo. Quindi lo scivolo dovrebbe essere riservato solo alle ctg. falcidiate dalla pandemia ..i militari e poliziotti già li hanno. Senza contare i rischi professionali che nessuna professione ha. Respect
Pieno rispetto per tutte le vittime della pandemia Covid 19 del settore sanitario, ma vorrei ricordare che, anche se in misura minore, anche le F.A. hanno avuto i loro morti e non sono proprio due ! Anonimo evidentemente non conosce (o fa finta di non conoscere) le enormi limitazioni dei diritti costituzionali ( in primis lo sciopero e la rappresentanza sindacale) che le F.A. e in particolare i militari hanno, rispetto alle altre categorie che non hanno ( si documenti prego), oltre alla doppia sottoposizione penale (codice penale ordinario e militare) con molti oneri e pochi onori. Se si parla di assalti alla baionetta, si dimostra di non conoscere la realtà del lavoro e comunque si manca di rispetto a chi ha contribuito a fare l’Italia. Le agevolazioni che ci sono esistono per compensare a fine carriera ( se tutto è andato bene) tutte queste limitazioni che comunque non tutti quelli che criticano sarebbero in grado di accettare.