Il SINAFI interviene per ribadire l’esigenza di un utilizzo del personale del Corpo consono alle funzioni

Roma, 11 mar 2021 – Misure volte a fronteggiare l’emergenza pandemica da Sars CoV-2. Osservazioni sulle modalità di contrasto. Il SINAFI scrive al Comando Generale della Guardia di Finanza.

La scrivente Organizzazione Sindacale ritiene doveroso intervenire a seguito di una serie di segnalazioni pervenuteci da nostri iscritti, inerenti l’attuazione di misure di contenimento e profilassi Covid 19, nell’ambito del RETLA Sicilia che, a prima vista, appaiono senz’altro inusuali.

Siamo ben consci che le questioni da affrontare in relazione all’emergenza sanitaria in atto siano caratterizzate e influenzate da molteplici fattori e difficoltà, così come conosciamo l’impegno costante e attento messo in campo dall’Amministrazione e catalizzato intorno al perseguimento del massimo contenimento della diffusione della Pandemia, ma non possiamo esimerci dal mostrare la nostra ferma contrarietà circa alcune scelte che sembrano essere state adottate.

In altre parole, ci riferiamo dettagliatamente all’avvenuto acquisto di sanificatori per ambienti e all’emanazione di disposizioni che sembrano lasciar intendere che l’utilizzo degli stessi debba avvenire materialmente a cura del personale del Corpo, non solo come misura di prevenzione, ma anche come misura di sanificazione dei luoghi di lavoro qualora dovessero verificarsi contagi.

Non può senz’altro sfuggire, all’oculatezza di Codeste Autorità, che se tali ipotesi dovessero realmente verificarsi concretamente, ci troveremmo dinanzi all’attribuzione di mansioni non propriamente rispettose del ruolo che riveste il personale del Corpo, nonché della normativa sulla sicurezza sul lavoro.

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