Roma, 14 mar 2021 – COMUNICATO STAMPA 1/2021 COVID -19.
NSC – Lazio chiede di rivedere le disposizioni che disciplinano lo svolgimento delle scorte ai vaccini. Basta con interpretazioni discrezionali che minano l’incolumità dei Colleghi. La Segreteria del Nuovo Sindacato Carabinieri Lazio è intervenuta presso il Comando Unità Mobili dell’Arma dei Carabinieri, segnalando la discrezionalità da parte di dirigenti dell’ 8° Reggimento Carabinieri Lazio che interpretano in modo originale le disposizioni relative allo svolgimento delle scorte ai vaccini COVID -19.
Questo tipo di servizio prevede estenuanti viaggi lungo tutta la penisola, con una durata fino alle 10/12 ore, e sono svolti da un solo militare conduttore ed un capo macchina al suo fianco. In aggiunta, il personale impiegato ha ricevuto disposizione di rientrare subito dopo la consegna dei vaccini ai presidi sanitari, senza possibilità né di riposo né di fruire di alcun pasto, con la unica possibilità di richiedere una indennità per il mancato pasto.
Questo Sindacato ritiene che queste criticità fossero facilmente prevedibili e che si sapeva benissimo che potevano verificarsi problemi sull’interpretazione di norme e regolamenti. In questo periodo di eccezionale emergenza Covid dove numerose disposizioni piovono dall’alto, i Carabinieri coinvolti nel servizio scorte vaccini hanno risposto alle esigenze logistiche e operative con eccezionale rapidità e con il solito e consolidato spirito di sacrificio. Disposizioni che hanno richiesto al contempo uno sforzo di adattamento notevole, viste le incongruenze che minano l’incolumità dei militari comandati per un servizio che è diventato basilare per contrastare il contagio e le difficoltà economiche e sociali conseguenti.
Di contro assistiamo a stravaganti interpretazioni da parte della scala gerarchica, che sono caratterizzate dalla totale mancanza di buon senso e dalla scarsa attenzione verso i colleghi e al loro diritto per un giusto recupero psico-fisico. I Carabinieri pretendono il rispetto delle regole per la sicurezza e la salvaguardia della loro e altrui vita; principio che le disposizioni impartite contribuiscono a compromettere. Non si può continuare a “fare le nozze con i fichi secchi”.
NSC Lazio ha proposto alla scala gerarchica di impiegare due militari come autisti, oltre a quello di scorta, qualora i servizi si dovessero svolgere nell’arco di una sola giornata, oppure prevedere delle soste presso strutture militari o civili, per consentire che il servizio sia svolto con la dovuta concentrazione e senza violazioni di diritti e della sicurezza degli operanti. NSC si batterà sempre per la tutela dei diritti singoli e collettivi dei nostri colleghi, è la nostra priorità.
Roma 13 marzo 2021
NSC Lazio – Tutela dei diritti e Parte Sociale attiva
Ok ma nelle soste in albergo o strutture civili, i vaccini se li portano in camera? E poi 3 persone minimo in auto non sono a rischio di contagio? Anche queste sono cose da valutare cari sindacati e non devolvere tutto alla decisione del Comando.
In emergenza ci si adatta, mica siamo dei civili inermi e senza esperienza…..