Roma, 15 mar 2021 – Tutto prende il via con un esposto del marito di lei giunto in caserma: segnala la relazione extraconiugale e si dice vittima di atteggiamenti intimidatori da parte del militare.
L’Arma dei Carabinieri avvia una istruttoria e mentre l’autore dell’esposto conferma le sue accuse, le verifiche fatte dall’amministrazione «non hanno escluso l’effettiva relazione tra il militare e la signora o perlomeno l’esistenza di un comportamento estremamente confidenziale tra i due».
Il paese è piccolo, la gente mormora, e pur non essendoci nulla che possa portare a parlare di un rapporto extraconiugale conclamato (cosa che in generale appare assai difficile poter certificare) le voci non vanno tanto per il sottile.
Fatto sta che tre anni e mezzo dopo quell’esposto arriva un provvedimento di trasferimento.
Per l’amministrazione è «emersa una situazione di incompatibilità ambientale in quel paese tale da condizionare la serenità e l’imparzialità nello svolgimento dei compiti da parte del militare interessato, poiché risulta sia venuto a conoscenza dell’intera vicenda», si giudica «preminente l’interesse di salvaguardare il prestigio e l’immagine dell’Arma e dello stesso militare, il quale si ritiene che non possa più svolgere servizio in quella località con la necessaria autorevolezza, credibilità e serenità d’animo» e per di più «il Comandante della Compagnia……
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